L'indice remoto
by Niabi
oltre 11 anni fa
Disegna o fotografa la tua mano. Descrivi cosa ha toccato nel corso della sua vita.
“...Poi alla fine me le lavavo sempre, allora che gusto c'è?”
Ho un complesso.
Gigante.
Odio le mie mani e i miei piedi.
Per le mani sono costretta a fare finta di nulla, ma i piedi sono SEMPRE coperti, salvo casi strettamente (ma strettamente) necessari.
Fotografare la mia mano? Non se ne parla!
La disegno per come la vedo io.
Nelle mie mani è rimasto il segno di altre mani,
della plastica da imballaggio,
delle mie tanto amate penne, pennarelli, matite, rapidi, compassi & co.,
i miei occhi (specialmente in questi giorni, maledetta congiuntivite),
tanti capelli di tante persone,
le lacrime, mie e non,
il tasto per prenotare la fermata dell'autobus,
tanti treni... Troppi treni,
il mio computer, la mia tastiera e il mio mouse
le bozze di stampa,
i bancali pieni di carta,
l'inchiostro,
le lastre di stampa,
la piastra per capelli, anche dal lato sbagliato!
il cemento con la mano di James Hetfield impressa,
Tarja Turunen,
il tabacco, le cartine, i filtri...
coltellini svizzeri, legna da ardere, tende e tiranti,
cenere,
un delfino
l'odio,
l'amore,
le passioni che bruciano subito,
quelle che ti porti dentro per sempre,
le bandiere,
la carne grigliata,
lacci di scarpe,
insetti,
un riccio (...)
Delilah, Beat, Jack, 111,
biberon, cuscini, letti morbidi,
il terreno di una proprietà privata,
e quello di sentieri che mi hanno lasciata una notte nel bosco, a 1400mt.
speranze,
delusioni,
un elicottero e un aereo,
bottiglie di alcolici scadenti,
sabbia,
acqua,
l'illegalità,
la perversione,
i miei denti,
la mano di chi c'era e quella di chi è voluto andare,
l'offesa,
il colosseo,
l'Allianz Arena,
l'Irlanda,
la Spagna,
il Papa,
i guidoni,
l'ignoto,
il macabro,
le mie mani,
il pianoforte di Elthon John
...Non ci stavo più
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa