τύχη cartacea
by axe' L
oltre 11 anni fa
Prendi il libro a te più vicino, aprilo a caso, scegli la frase che ti piace di più e scrivila qui.
“Destabilizzatore dell'inconscio”
"E alla fine si era sentito come un uomo che sia stato precipitato da un burrone, fatto roteare in una centrifuga e scagliato in una cascata precipitante all'infinito in un vuoto sempre più abissale, senza mai toccare il fondo del tutto, senza toccare mai del tutto il fondo...e si precipitava così velocemente che non si toccava mai nemmeno i lati, non si toccava mai nessuna cosa, mai."
Essendo Fahrenheit 451 il libro che mi ha avvicinato alla lettura, è sempre sulla mia scrivania, per ricordarmi cosa sarebbe un mondo senza libri. La frase da me trovata presenta uno dei primi momenti di ribellione ad un mondo chiuso e frenetico, da cui il protagonista è esasperato. Consiglio vivamente il libro a chi ama la lettura, ed ancora di più a chi non ha ancora iniziato a farlo. per chi fosse interessato, ecco una mia recensione scritta tempo fa ^^.
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury:
trama:
Montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi, anziché essere spenti, vengono appiccati. Armati di lunghi lanciafiamme, i militi irrompono nelle case dei sovversivi che conservano libri o altra carta stampata e li bruciano: così vuole la legge. Ma Montag non è felice della sua esistenza alienata, tra giganteschi schermi televisivi e slogan, con una moglie indifferente e passiva e un lavoro che svolge per pura e semplice routine. Finché un giorno, dall'incontro con una donna sconosciuta, nasce un sentimento impensabile, e per Montag il pompiere, inizia la scoperta di un mondo diverso da quello in cui è sempre vissuto, un universo di luce non ancora offuscata dalle tenebre della società tecnologica imperante. Scritto nel lontano 1953, "Fahrenheit 451", romanzo prediletto di artisti del calibro di Aldous Huxley e François Truffaut, attesta ancora oggi Bradbury tra i massimi scrittori di fantascienza di tutti i tempi.
Recensione:
Scritto nel 1953, questo libro è di certo stato parecchio visionario, ed ha anticipato le successive tendenze ad ambientazioni dispotiche e futuristiche, anche se Bradbury ha estrapolato e presentato il mondo in cui ha vissuto durante la guerra. Un paese dominato da un regime totalitario che censura i mezzi culturali e d’informazione per “il bene dei cittadini” è in effetti proprio una fotografia dei paesi europei durante la seconda guerra mondiale. L’autore si aggrappa a questo cappio ancora fisso nella memoria della gente e lo disfa sino a creare un intreccio degno di questo nome. La progressiva evoluzione psicologica del protagonista, la cui vita è stata capovolta da un incontro speciale, è presentato come il simbolo della fuga dall’oscura ignoranza e la lotta per non esserci riportato dentro; lotta che trova in fine un compromesso svantaggioso ma pacifico. Questo libro riesce bene a far capire quanto potessero essere gravose per i letterati dell’epoca limitazioni alla propria cultura e quanto il legame tra cultura e libertà sia forte.
Le prime 40 pagine sono un po’ pesanti, perché l’autore parte subito con la descrizione del mondo attraverso metafore. Dopo il pezzo iniziale queste passano però in secondo piano e accompagnano l’evoluzione per personaggio, rendendo il libro davvero avvincente.
Questo testo è stato quello che mi ha avvicinato alla lettura, facendomi comprendere l’importanza di un mucchio di fogli rilegati: lo consiglio davvero a tutti.
oltre 11 anni fa
oltre 11 anni fa
Ottima scelta :))