Questo è il seguito delle esecuzioni "Gotto Esplosivo Pangalattico (Parte 1/3)" e "Gotto Esplosivo Pangalattico (Parte 2/3)".
Se non avete visto la prima e la seconda parte, potete raggiungerle a questi link:
http://criticalcity.org/posts/38698 ["L'Ugola di Vercingetorige"]
http://criticalcity.org/posts/38699 ["Gattini Volanti"]

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Le surreali visioni provocate dal Gotto Esplosivo Pangalattico si evolsero in maniera del tutto inaspettata: dopo attimi di puro delirio, le visioni si fecero decisamente più nitide e chiare.
Entrai in quello che viene definito "Vortice di Prospettiva Totale".

«L'Universo, come è già stato notato in altre sedi, è un posto maledettamente grande, cosa che, per amore di un'esistenza quieta, la maggior parte della gente finge di non sapere. Molti sarebbero anzi pronti a trasferirsi in luoghi ancora più piccoli di quelli che riescono a concepire con la mente, e di fatto non sono poche le creature che lo fanno.
[...]
Quando si viene messi nel Vortice si ha per un attimo la visione globale di tutta l'infinita, inimmaginabile immensità della Creazione, e in mezzo a questa immensità si ha modo di distinguere un segnale minimo, minuscolo, microscopico, che dice "Tu sei qui".
[...]
Il Vortice di Prospettiva Totale elabora l'immagine dell'Universo intero basandosi sul principio dell'analisi della materia estrapolata. Infatti, dato che tutti i frammenti di materia dell'Universo hanno una precisa relazione con tutti gli altri frammenti di materia dell'Universo, in teoria è possibile estrapolare tutta la vastità del creato (i soli, i pianeti, le loro orbite, la loro composizione e la loro storia economica e sociale) da, diciamo, un pezzettino di torta di mele.»

Nel mio caso il vortice fu decisamente più clemente, tanto che mi mise a confronto semplicemente con il mio passato recente.
Il confronto, tuttavia, risultò impari: mi resi conto che ero lontano dall'essere quello che ero stato fino a non molto tempo fa.

Poi mi ripresi.

Forse.

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Si conclude con "Trottola Antropomorfa" un trittico di missioni correlate tra di loro.

Credo sia bene anzitutto partire dalle due foto inserite, che evidenziano il posto che ho scelto per "uscire di casa": il Monumento ai Ciclisti situato presso il ponte sull'Adige che collega Rovereto con Isera. L'opera la considero, a modo suo, un "Oltraggio a Pubblica Piazza" (http://criticalcity.org/missions/135), ma anche un buon posto per creare un nuovo Nodo.
Prosegue, invece, in accordo con la Parte 2/3, il mio svolgimento di "A Piedi Nudi" lungo le strade a traffico limitato che attraversano le campagne del quartiere di San Giorgio (http://criticalcity.org/missions/53).

Durante la "trottola", ho scelto di creare un piccolo "vortice di prospettiva", richiamando tutte le 31 missioni che ho svolto nella II Stagione.
Ammetto, nella Seconda Stagione ho giocato poco rispetto a quanto ho fatto nella prima (102 missioni, senza contare quelle cancellate e le collaborazioni con altri giocatori): sono rimasto fino a circa metà dell'estate e comunque mi sono preso molte pause, a causa soprattutto della mia indisponibilità materiale (causa Laurea), ma anche per un calo di entusiasmo.
Quello che è stato fatto, tuttavia, lo considero buono e parte del mio bagaglio "Critical", al pari di tutto quello che ho fatto nella Prima Stagione.

Ora che mi sono guardato alle spalle...
Ora che sono uscito di casa...
Ora che finalmente (oltre al Totem) ho un urlo di battaglia ed una sigla per i video...
...si comincia a fare sul serio!

>LOGAN