L'indice remoto
by Lena
oltre 11 anni fa
Disegna o fotografa la tua mano. Descrivi cosa ha toccato nel corso della sua vita.
“Fare foto con una sola mano si è rivelato più difficile di quanto mi aspettassi.”
Cosa hanno toccato le mie mani?
Sicuramente tantissimi fogli di carta, quaderni penne, matite colorate, pastelli a cera! Matite e tempere e pennelli e anche i malefici pastelli a olio-consuma-pollici.
Seguono cacciavi, chiodi, martelli, uncinetti e fiumi di perline che non ho ancora utilizzato per fare qualche collanina scema.
Hanno toccato ricci di mare, mi hanno aiutato a costruire castelli di sabbia e di carte, spalleggiato in arrampicate su scogli e, armate di retino, assistito nella cattura di innocenti pesciolini - poi liberati- che avrebbero sicuramente preferito passare mezza della loro giornata fuori dal mio secchiello blu. E tanta tanta terra.
Gatti, cani, criceti, pappagalli, cornacchie e piccioni! Conigli, bruchi, lumache e come non menzionare tutte le ignobili zanzare che hanno stecchito?
Hanno toccato tantissime persone: la mia famiglia, individui che ho visto solo una volta nella vita -complici le strette di mano- persone che sono arrivate, quelle che sono partite, persone che sono rimaste.
Hanno toccato tanti libri e fumetti, alcuni trovati in altre case del parentado, altri di mia proprietà e altri ancora prestati.
Sono venute a contatto con innumerevoli pentole bollenti e infidi fogli di carta affilati che hanno lasciato ogni tanto sottili graffi. Hanno anche torturato i miei poveri capelli, attorcigliandoli e legandoli.
Hanno saggiato la consistenza di lenzuoli, magliette di cotone un po' vissute e tantissimi cuscini di varie forme, con la quale molti morbidi quanto fragili fortini sono stati tirati su.