L'indice remoto
by due_dicembre
oltre 11 anni fa
Disegna o fotografa la tua mano. Descrivi cosa ha toccato nel corso della sua vita.
“Father's Legacy”
A quanto pare, la leggenda narra che abbia ereditato le mani da mio padre.
Manco gliele avessero tagliate, ridimensionate e riadattate ai miei polsi.
Ho avuto modo di confrontarle quando ero piccola ed è effettivamente vero.
Spero di averne ereditato anche la versatilità perchè mio padre, quando voleva, era un emerito genio.
Faceva cose discutibili, eh.
Io no.
Oddio.
Parliamone.
La mia mano destra.
In questi vent'anni ha disegnato, sfogliato pagine, strappato fogli, si è sporcata di inchiostro e grafite. Ha scritto fino a farsi venire il callo e continua tuttora a farlo. Ticchetta sulla tastiera del computer. Ha otturato i fori del flauto mentre suonavo, ha scavato nel terriccio e nella sabbia, ha scovato conchiglie nella sabbia, infilato le dita tra le rocce, si è graffiata e tagliata il pollice quando ho cercato di togliere la colla da un piatto rotto.
Si è impiastricciata di colla stick e bianchetto e crema solare e olio di pizza non so più quante volte.
Al tatto, ora, è ruvida.
Ha lavato centinaia di piatti e mutandine e calzini, e la pelle delle dita si è raggrinzita quando stava troppo tempo a mollo.
Ha applaudito fino al dolore al concerto dei taiko dell'estate scorsa e in molte altre occasioni.
E' passata sulla superficie di sostegni di metro, autobus, portiere d'automobile.
Ha suonato citofoni e composto numeri di telefono.
Ha firmato documenti.
Ha scritto sms lunghissimi ed interminabili.
Ha raccolto i centesimi che trovo per strada.
Si è sollevata un sacco di volte in classe per poter dare la risposta giusta e ancora più spesso per salutare sfrenatamente gli amici da lontano.
Ma soprattutto, ha toccato un sacco di persone.
Ha abbracciato.
Accarezzato capelli e sfiorato altre mani.
E vorrei che continuassero a fare tutto questo e molto di più.