Ecco... Il racconto completo. Dunque siamo due sorelle pescaresi che studiano Ingegneria ad Ancona, per risparmiare abbiamo preso una doppia insieme e non ci definiamo ordinate.

Viviamo con altre due ragazze un po' diverse da noi (proprio in questo momento la coinquilina pugliese sta pulendo le ante del suo armadio dopo aver cacciato tutta la sua camera nel corridoio davanti alla mia porta, giusto per farmi accorgere che sta pulendo).

Grazie alla nostra predisposizione al caos si sono creati due effetti diametralmente opposti: da una parte le coinquiline fissate stanno alla larga, hanno paura di prendere qualche malattia o di inciampare (la quarta volta che inciampano sulle scarpe davanti alla porta («Stavo per morire!») cominciano ad assillarci con la frase: «Ma non sarebbe giunto il momento di riordinare?», poi passa anche quel momento e semplicemente smettono di entrare), dall'altra la nostra è la camera "di ritrovo" (se notate sotto il mucchio di panni c'è un divano), le persone si sentono a proprio agio ad entrarci, non hanno paura di sporcare o mettere in disordine sedendosi da qualche parte e quindi la sera (quando io vorrei stare un po' per i fatti miei a leggere qualche fanfiction slash) è spesso piena di gente rumorosa.

Comunque sia ieri mi è arrivata l'email della terza stagione e abbiamo visto le prime tre istruzioni. Dovete sapere che noi a casa giù in Abruzzo abbiamo uno spassosissimo gatto strabico di nome Siffri (non vi racconto la storia del nome altrimenti me la brucio per la prossima istruzione) e quindi ci ha pesato molto non potergli fare un video. I libri più vicini erano la dispensa di Idraulica e una copia spillata di un pacco di slide dal titolo Valutazione della sicurezza strutturale e quindi abbiamo optato per la foto dall'alto.

«Come si fa a fotografare dall'alto?! È impossibile!» dice Roberta mentre si arrampica sul davanzale della finestra da dove scatta le prime foto.
Nel mentre tiro fuori dallo stanzino (tiro nel senso di tirare: incastrata tra l'asse da stiro e il materasso) la scala... Ecco se qualcuno mi avesse chiesto «Mi prendi la scala dallo stanzino?» Ma anche no.
Veniamo aiutate dalla coinquilina teramana, che anche se è fissata con le pulizie è simpatica, ad aprire e posizionare la scala e poi facciamo le foto.

Le foto risalgono a ieri. Oggi ci sono (non so perché) molte altre cose per terra. Ho proposto di fare una foto al giorno e monitorare il crescere/decrescere del disordine ma dopo la scala in mezzo alla stanza si sarebbe riempita di (nell'ordine) vestiti, libri, cuscini, carica batterie... Quindi abbiamo deciso di non farlo.

Comunque non siamo ancora arrivate a «Ma non sarebbe giunto il momento di riordinare?»