Questa non è una missione, come dice il titolo. E' qualcosa di molto più personale e profondo: lasciare libera la mente e incanalare (o almeno provarci) a incanalare i pensieri è una cosa difficilissima, e 10 minuti sono un'eternità.
Ho voluto fare una prova, dividendo lo svolgimento in due parti: nei primi 10 minuti ho scritto al pc, poco dopo ho provato a fare la stessa cosa a mano.
Le differenze sono enormi, dolore fisico a parte (non siamo più abituati a scrivere, c'è poco da fare), facendo le cose a mano le cose fluiscono molto meglio e ho fatto molta meno fatica, nonostante abbia anche scritto molto meno.

Il testo della prima parte lo trovate poco sotto, per vedere l'immagine ingrandita della seconda andate a questo link: http://s3.amazonaws.com/criticalcity/datas/134208/original/IMG_20130711_115404.jpg

PARTE 1 - TESTO DIGITALE

11.08- partenza

Voi non avete minimamente idea del guaio in cui siete andati a cacciarvi. Far scrivere qualcuno per 10 minuti, lasciando libero il flusso dei pensieri, è una cosa enorme, immensa, in 10 minuti si potrebbe scrivere un libro o anche solo un piccolo racconto. 10 minuti sono tanti, e io ho deciso di tenere tutti gli errori grammaticali e di battitura che farò per rlasciare proprio libero al 100& questo flusso.
Sarà pesante da leggere’e ? forse, ma l’avte voluto voi.
Questa NON è una missione. E’ un modo di mettere una persona sotto condizioni estreme, cercando di liberare quaclosa dalla sua mente, ìè come lasciare una bestia libera di fare, vagare dormire dire fare baciare lettera testamento . e quando si tologono le catene chissà cosa viene fuori? Eh? Nessuno! Mi sarebbe piaciuto svolgere questa missione sotto effetto di alcool, ma osno le 11.10 di mattina (due miunuti, yeah) e non mi sembrava il caso.
Questa non è una missione. E’ una cosa molot personale, non so neanche se verrà pubblicata o no, perché è una cosa così intima, così mia, che potrei decidere di teneral tutta per me.
Oppure dopo rileggendalola magari mi metterò a ridere come un forsennato, o magari piangerò. Si vedrà. Cavolo quando ti sforzi di lasciar libera la mente fluiscono talmente tanti pensieri che convogliarli tutti è davvero difficile. Tipo ora penso che devo fare la cacca. Però prima penso che vorrei fumarmi una sigaretta, avendo bevuto il caffè sarebbe l’ideale per lo stimolo. E poi penso, ma se esce blu? Il blu è un bel colore, era il mio vecchio gruppo durante la Ricerca e ne sono nnamorato. Ma la cacca blu no eh!
i ricci a volte fanno la cacca verde. E puzza tantissimo! Ma non voglio pensare alla cacca, via via via cambiamo argomento. Musica! Sì, musica, parliamo di musica se vogliamo essere banali come un pezzo di cioccolato in una cioccolateria.
Parliamo invece del calzino di locke. Se voi aveste un calzino, mettiamo conto il vostro calzino preferito, lo mettete tutti i giorni, e questo calzino si cbuca, lo rattoppate, potete ancora considerarlo il vostro calzino preferito? Immagino di si. Allora lo reindossate ancora, tanto, e si bucca di nuovo. Lo rattoppate, e così via, finchè del calzino originale non rimane più neanche un filo. E’ ancora il vostro stesso calzino preferito o è diverso? Tutto questo porta a una domanda importante: cos’è che definisce un oggetto? La materia o la forma? Avrete tempo di rispondermi in futuro, ora sto pensando al fatto che due persone mi hanno votato la missione della volpe e ai cappelli.
Mamma mia che belli i cappelli, sono tipo il mio accessorio preferito, ne vorrei mille tutti diversi. Un cappello è ciò che fa di un uomo un VERO uomo, la barba è ciò che fa di una donna un uomo. Ma dettagli. Cappelli, sì. No basta cappelli, non sto più pensando ai cappelli, sto pensando che sto scrivendo davvero un sacco ed è faticoso con le deita star dietro a tutto il flusso dei pensieri e qualcuno se ne va per i fatti suoii. Tipo ora ho pensato alle piramidi, ma perché alle piramidi? Mi piacerebbe visitar vorrei tanto mangiare un toast col prosc voglio giocare all’xbox ma sono troppo pigro per accenderla e devo studiare, poi sto facendo una missione oh, mica pizza e fichi dio santo!
Vdo uno quaderno sul mio tavolo. E’ tipo il quaderno più bello del mondo , vorrei scriverci qualcosa ma invece no, scrivo qui, per la missione. Voglio una penna, vorrrei averla fatta a amano ma no, l’ho fatta al pc e allora sai che ti dico, manca un minuto e dopo la faccio pure a mano, tiè. Manca poco allo cadere dai dai dai dai di adi dai dai dai 11.17 su 18 sacattaa che voglio scrivere anche a mano, magari più tardi magari, domani, magari prima ved
11.18 - Fine

PS: il titolo di questa istruzione mi ha ricordato un sacco una canzone degli Amor Fou, video in fondo