Sono stata una bambina grassa.
E quando dico grassa, intendo proprio grassa grassa.
Di quelle che si facevano fuori 2, 3, 4 merendine a merenda, davanti alla tv.
Di quelle che si vedevano grasse e brutte e incredibilmente maschiacce.
Per non parlare di tutto quello che c'è di contorno.
E vuoi la cicatrice in pieno viso, che hai paura di mostrare e che quando ti abbronzi si vede ancora di più.
E vuoi la pelle da pesce che l'Ittiosi ti ha regalato specie nelle gambine che non mostri perchè ti senti ridicola.
Insomma, sono piccoli traumi infantili che sono difficili da superare, specie in un periodo in cui si ha bisogno di essere accettati.
In un periodo in cui è difficile comprendere che prima di poter essere accettati dagli altri, devi accettarti tu stessa, per come sei.

E poi, prima o poi lo capisci.
Capisci che nessuno è perfetto e nessuno è schifoso.
Che ognuno va bene per com'è e che è fortunato a essere com'è.

Quindi, no. Non ho difetti schifosi nel mio corpo.

La cicatrice che ho in volto è una cosa meravigliosa. La pelle è rinata, nuova, più giovane di me. Si è tesa a unire due lembi separati formando qualcosa di nuovo. E mi ricorda che sono fortunata a non aver perso l'occhio.

Le smagliature che ho nel corpo mi ricordano la mia forza di volontà.

L'ittiosi mi ricorda da dove provengo e per quanto sia poco piacevole posso dire di ritenermi fortunata, perchè c'è qualcuno che sta decisamente peggio di me.

Persino l'unghia spezzata del mignolino destro, che potrebbe far schifo, la considero solo "diversamente avvenente". E' diversa da un'unghia normale, ma mi ricorda il terribile male che affligge il mondo: gli angoli dei mobili.

E se lo volete, ve lo faccio vedere!

ps.
vi assicuro che togliersi un calzino con la febbre è stata un'impresa tosta...
spero si veda l'unghia spezzata da decenni u.u
e.. si. E' un piatto di bucce d'arancia quello di sfondo!