C'era una volta una bambina che sognava di scavare le sabbie dell'egitto. Esplorare i templi maya e immergersi nel mar egeo alla ricerca delle rovine di un'antica civiltà. Guardava i film di Indiana Jones e Tomb Raider, erano i suoi idoli! Famosi archeologi che esploravano antiche meraviglie vivendo avventure eccezionali.
Anche questa bambina viveva avventure favolose, scavava nella sabbia alla ricerca di tesori e riportava pazientemente all'originario splendore ciò che trovava.
Il tempo passò e la bambina ebbe l'occasione di visitare le piramidi d'egitto (sfuggendo coraggiosamente alla maledizione del faraone) e l palazzo di minosse dove potè esplorare il labirinto del minotauro.
La bambina crebbe e venne il giorno di iscriversi al liceo. Sotto la pressione di un'educazione scientifica seguì tale percorso, avventurandosi tra fisica e matematica e immaginando un glorioso futuro come ingegnere. Il cuore della bambina però racchiuso dalle sembianze adolescenziali si opponeva al freddo mondo del calcolo e inizio a sognare nuovamente paesi lontani ed esotici... Nacque così la passione per l'oriente, il Paese del Sol Levante, il Giappone, Nihon.
Hi no maru, il cerchio del sole, iniziò a splendere e brillare più che mai, impetuoso con la sua millenaria tradizione. Templi shinto con i loro rossi portali, statue di buddha e padiglioni d'oro confluirono in un unico obiettivo: studiare giapponese all'università.
Fu così che la bambina ormai cresciuta si iscrisse a Venezia a lingue orientali, per esplorare un mondo lontano dello spazio, dove lo scorrere del tempo pare talvolta essersi fermato.