Piedi scompaginati

by angela, pasc

oltre 11 anni fa

Istruzioni:
Usa per un giorno due scarpe spaiate.

“Riscoprendo Benevento”

Villa comunale.Sullo sfondo sono visibili la Rocca ed il monumento ai caduti della seconda guerra mondiale

Villa comunale

Giardini posteriori della Rocca

Rocca dei rettori

Rocca dei rettori

Giardini della Rocca:testimoniano il suo antico utilizzo termale

Rocca dei rettori

Chiesa di S.Sofia

Campanile di S.Sofia

Chiesa di S.Bartolomeo

Chiesa di S.Bartolomeo

Piazza Roma

Arco di Traiano

Chiesa di S.Ilario

Chiesa di S.Ilario

Cinta muraria

Ponte Vanvitelli

Epigrafe a Manfredi di Svevia

Piazza Orsini:prima era un parcheggio,ma ora è stata recintata e quest'auto è rimasta bloccata lì

Fontana di Papa Orsini

Duomo

Porta del Sacramento

Porta del Sacramento

Foro romano

Basilica della Madonna delle Grazie

Basilica della Madonna delle Grazie

Basilica della Madonna delle Grazie

Impronta di piccolo dinosauro dipinta sul pavimento del Teatro Romano nell'occasione dell'esposizione di Ciro,il cucciolo di dinosauro sannita

Ciro*.*Ritrovato a Pietraroja,in provincia di Benevebto,lo Scipionyx samniticus è vissuto in Italia nel Cretaceo inferiore.Lo scheletro del piccolo Ciro è stato l'unico ritrovato di questa specie.

Teatro romano

Meritato Riposo

AVVERTENZE:Se non siete interessati all’arte,alla cultura e alla storia,questa missione potrebbe causare sonnolenza. In tal caso consultare un’altra missione o il proprio medico di fiducia.

Principalmente per me le vacanze non sono solo mare e spiaggia; preferisco una vacanza culturale ed ammirare le bellezze artistiche dell’Italia. Girando per mete meno conosciute ho notato che gran parte di questi luoghi non erano ben tenuti o esaltanti come lasciavano sperare le guide cartacee. Tutti sanno ben vendersi,anche se non hanno nulla ed esaltano quel poco che hanno,che magari per loro è anche tanto. La mia città, invece, non sa per niente farsi pubblicità,e tutti sottovalutiamo quello che abbiamo. A Benevento ovunque ti giri c è qualcosa da vedere,un luogo da visitare. Basti pensare che ogni nuovo palazzo edificato incorre nel pericolo che vengano bloccati i lavori perché appena si scava ad un palmo da terra si trova qualcosa. Allora ho pensato che questa missione fosse fatta apposta per far scoprire le bellezze di Benevento anche a chi non c’ è mai stato.
Benevento, anticamente Maleventum, è una delle città più antica d’Italia.Io e Pasc siamo andati un po’in giro per mostrarvi almeno una parte di quello che potreste ammirare visitando Benevento.

LA VILLA COMUNALE
Vi sono ampi spazi verdi ma anche giochi per i bambini, un parco in piena regola! bar, aree pic-nic, un alto gazebo dove si svolgono anche eventi musicali, laghetti con cigni,anatre e pesci rossi grandi quanto spigole O.o Quando c’è bel tempo è un ottimo posto dove riposare al fresco degli imponenti alberi e godere della grande varietà floreale. Oppure è bella da vedere sotto il periodo natalizio, quando si riempie di luci colorate.
LA ROCCA DEI RETTORI
E’ il castello di Benevento. Inizialmente c’erano semplici terrazze difensive create dai sanniti,successivamente venne utilizzato come edificio termale sotto il dominio dei romani,poi come monastero dai Benedettini ed anche come zona residenziale sotto il dominio pontificio. Il torrione è la parte più antica,costruito dai longobardi,mentre il palazzo fu costruito per opera dei Papi. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del Papa, i “rettori” per l’appunto. La Rocca dei Rettori è stata per lungo tempo un museo ed anche la casa del famoso cucciolo di dinosauro “Ciro”.
CHIESA SANTA SOFIA
Proseguendo lungo il corso principale basta fare due passi per intravedere l’alto campanile che si impone sulla piazza antistante la Chiesa di S.Sofia.Vari terremoti hanno man mano cambiato l’aspetto originario di questa chiesa e disgregato gli affreschi interni,lasciando ben pochi frammenti. In particolare, in quello del 1688, il campanile,che un tempo era unito al complesso principale,crollò sulla Chiesa distruggendone gran parte. La Chiesa fu subito ricostruita in forme barocche per volere dell'allora cardinale Orsini di Benevento, poi divenuto papa Benedetto XIII. Solo dopo il terremoto del 1702, il campanile fu ricostruito nella posizione attuale: la scelta di separarlo dal corpo centrale è stata fatta proprio per evitare che potesse ripetersi l’avvenimento del 1688. Nella parte retrostante la chiesa sorgono gli alloggi delle monache benedettine, oggi adibiti a museo, il Museo del Sannio. Al suo interno si può ammirare anche il luminoso chiostro,sede oggi di numerosi concerti.
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO
E’ la terza Chiesa dedicata al Santo patrono di Benevento. La prima, antistante al Duomo di Benevento, crollò a causa di un terremoto. Medesima sorte toccò alla seconda chiesa eretta anni dopo a piazza Orsini. Della prima sono state riscoperte oggi le fondamenta durante l’edificazione di un palazzo. Della seconda, ci sono arrivate solo alcune sculture, ora conservate al Museo del Sannio e le porte di bronzo, che vennero fuse ed usate per il restauro delle porte del Duomo. L’attuale Chiesa fu costruita in seguito al crollo della seconda ed oggi è anche luogo di concerti.
PIAZZA ROMA
Scendendo il corso principale si ci imbatte in Piazza Roma (un altro nodo della nostra città). La piazza è costeggiata dal Convitto nazionale Pietro Giannone, nato come residenza nobiliare e diventato successivamente collegio e monastero. Il terremoto distrusse buona parte dell'edificio, ma fu riedificato a sue spese dall'allora cardinale Orsini.
ARCO DI TRAIANO
Come dice il nome, quest’arco è stato innalzato in onore dell’imperatore romano Traiano. L’intero arco è ricoperto di bassorilievi, gran parte di questi sono dedicati all'imperatore Traiano, immortalato nelle sue gesta. L'Arco fu inserito nel Medioevo nella cinta di mura della città, della quale costituì la Porta Aurea. Questo rappresenta il monumento principale ed identificativo di Benevento,tanto che la nostra città nel parco “Italia in miniatura” viene rappresentata dal nostro Arco di Traiano.
CHIESA DI SANT'ILARIO
Il suo nome originario è quello di S. Ilario a Port'Aurea, perché si trova di fronte all'Arco di Traiano. Questa chiesa, ora sconsacrata, ha subito l’influenza di vari costruttori. Infatti guardando la composizione delle mura si possono vedere mattoni di diversi periodi. Probabilmente di origine longobarda è stata edificata su resti di epoca romana. Successivamente la chiesa, dopo essere stata sconsacrata, fu modificata del tutto e adibita a casa colonica. Solo negli anni novanta si è riusciti ad identificare il corpo originario della chiesa.
MURA DI CINTA
Camminando per la città si identificano facilmente le mura longobarde. Personalmente ho visto svariate mura di cinta ma quella di Benevento è la più estesa e meglio conservata di tutte… ehm, tranne l’antica muraglia immagino… Le mura longobarde oggi si integrano fantasticamente nel contesto urbano.
PONTE VANVITELLI
Il ponte che attraversa il Fiume Calore e porta sul Viale Principe di Napoli (uno dei nodi di Benevento). Il nome del ponte deriva dal suo secondo costruttore, l’olandese Lodewijk van Wittel, italianizzato dal padre in Vanvitelli. Il ponte che possiamo vedere oggi non è il ponte originario, infatti era troppo basso per far fronte alle piene e subì più di un inondazione. Così fu ricostruito e rialzato. Il ponte che oggi vediamo ricorda molto il vecchio ponte,ma durante le varie ricostruzioni vennero ridotte le arcate a solo tre.
EPIGRAFE A MANFREDI DI SVEVIA
All'inizio del Viale Principe di Napoli sul ponte si trova l’epigrafe commemorativa per Manfredi. Nel 1921, in occasione dei seicento anni dalla morte di Dante Alighieri è stato fatto scolpire su marmo il famoso passo del Canto III del Purgatorio riguardante la morte di Manfredi di Svevia nella battaglia di Benevento. E venne posta laddove si suppone che sia stato inizialmente sepolto Manfredi.
FONTANA DELLE CATENE
Antistante piazza Orsini, che un tempo aveva ospitato la Basilica di S.Bartolomeo.La fontana è soprannominata delle catene perché è circondata da catene.In cima si erge la statua di Papa Orsini, ossia Papa Benedetto XIII, perché all'epoca della costruzione,la popolazione richiese l’immagine del Papa a capo della fontana. Anche questa fontana ha subito gravi danni dai bombardamenti della guerra.La fontana e la statua furono ricostruite, ma della statua originaria rimane ben poco.
IL DUOMO
Il Duomo fu il primo tempio cristiano eretto nella città in forma umile e primitiva,ma poi ha subito varie trasformazioni e aggiunte ed è possibile appurarlo proprio dal fatto che non segua uno stile artistico in particolare. Inoltre ha subito anche varie riparazioni,tra i terremoti ed i bombardamenti della guerra, e diversi restauri. Recentemente è stato riaperto al pubblico.
PORTA DEL SACRAMENTO
La costruzione dell'arco è databile tra la fine del I e l'inizio del II secolo. Oggi non resta traccia del rivestimento marmoreo e delle statue originarie alloggiate nelle nicchie. L’arco dava accesso al foro, costruito anch'esso in epoca romana, lì dove un tempo sorgeva la vecchia necropoli. Sia il foro che la parte restante della necropoli furono successivamente ricoperte da edifici recenti,da pochi anni abbattuti per riportare alla luce le antiche rovine. Oggi il foro è utilizzabile come palco per svariati eventi.
BASILICA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
La basilica fu costruita dopo un epidemia di colera in onore della Vergine, alla quale si attribuiva la fine dell’epidemia. La Basilica è sovrastata da una loggia su cui sono collocate le statue dei sei santi protettori di Benevento: S. Antonio, S. Barbato, S. Francesco, S. Bartolomeo, S. Gennaro e S. Rocco. Oggi è connessa al convento francescano.
TEATRO ROMANO
Ricorda il Teatro di Marcello di Roma. Fu costruito sotto l'imperatore Adriano ed ingrandito da Caracalla tra il 200 e 210. In seguito fu abbandonato in epoca longobarda, utilizzato come fondamenta per alcune abitazioni e interrato. Inoltre nel XVIII secolo fu costruita la chiesa di Santa Maria della Verità, che inglobò una parte del teatro. A partire dal 1923 iniziarono gli scavi di recupero. Gran parte del rivestimento marmoreo è andato perduto, sono giunti fino a noi la cavea, la scena, il primo e parte del secondo dei tre ordini di arcate. Il teatro misura 90 metri di diametro e può contenere circa 10.000 spettatori ed oggi è utilizzato di nuovo come palco per alcune manifestazioni.

2 Voti

0 Commenti