una volta ero triste. ero davvero triste, cazzo, rasentavo la depressione, poi ho guardato fuori e ho capito. ho capito che non ne valeva la pena. non vale la pena di essere depressi con cosi tante cose che al mondo ti possono rendere felice. a volte basta cosi poco: basta un tramonto rossoarancio tra i palazzi di Milano, basta un temporale con tuoni e lampi che si diramano in cielo disegnando il loro percorso mentre le gocce suonano vetro della finestra, basta un sorriso, basta creare un sorriso, basta aiutare una persona, basta uscire di casa, basta respirare aria fresca, basta fuggire dalla città per pochi giorni con una tenda e un paio di amici, bastano gli amici, basta sbronzarsi con gli amici, basta salvare gli amici sbronzi da loro stessi, basta amare (anche non ricambiati), basta scrivere 2 righe su un foglio, basta tornare a casa tardi e vedere che il tuo cucciolo ti aspetta sveglio per farti le feste, basta riuscire a iscriversi in università nonostante il sito della statale faccia cagare, basta sbattersi per realizzare i propri sogni, basta leggere quei bigliettini che tengo sul muro scritti da gente che appena conosco che dicono cosa di me li ha colpiti, basta guardare un bel film, basta guardare un bello spettacolo, basta ascoltare una canzone, basta una nota, basta un pensiero, basta un istante, basta uno sguardo, basta asciugare una lacrima, basta un elastico colorato tra i capelli, basta il minotauro, basta Teseo, basta una persona che ti insulta per il tuo bene. a volte basta un respiro profondo che vada a rinfrescarti il cuore, a riattivarlo, a alimentare la sua fiamma, a curarne le ferite. dopo la tempesta c'è il sole, e dopo il sole un altra tempesta, ma se sai trovare i lati positivi di uno e del altro "tua è la terra e tutto ciò che è in essa".