Essendo uno studente-pendolare, prendo il treno almeno due volte al giorno da ormai tre anni. Dico "almeno", perché più volte mi è successo di tornare a casa e ritornare a Milano, dove studio, nella stessa giornata.
Viaggiando in treno ho imparato ad assaporare piccoli momenti... Piccoli momenti di cui però credo che ad oggi non sarei più in grado di fare a meno...

Al mattino, alla partenza... Arrivare sul binario ad orari antelucani, con il gelo umido delle mattine dell'inverno del nord, e ritrovare i tuoi compagni di viaggio... Amici con cui condividi questa sorte, persone con cui puoi scambiare un sorriso, meglio ancora una risata, e che ti fanno dire "In fondo viaggiare non è poi così male..."

Al mattino, all'arrivo in università... Infilarsi nel solito bar ormai da tre anni e venire avvolto dall'intenso profumo di brioches calde; spostare lo sguardo sulla barista, che ormai sa quali esami hai dato e quali hai da dare, che ti saluta con un "Ciao bellissimo, dimmi!".

Alla sera, al ritorno verso casa... Dopo una giornata stancante, dove hai la mente completamente fritta da tutto quello che hai studiato (o avresti dovuto studiare) durante la giornata... Non c'è veramente nulla di meglio che sedersi comodi sul sedile del treno, tirare fuori un buon libro e cominciare a leggere, alternando la lettura a sguardi lanciati fuori dal finestrino, al panorama che ormai conosci praticamente a memoria, e perderti nei tuoi pensieri.