Pathos sahariano
by Deboroh
quasi 12 anni fa
Non consumare acqua per un giorno.
“L’acqua, risorsa e fonte di vita.”
Giugno 2003.
Esame di maturità.
Ricordo ancora la prima prova, il tema d'italiano.
Tra diverse tracce di gravi situazioni di attualità, ricostruzioni storiche, o analisi di importanti autori letterari, c'è lei, la salvezza di tutti i teenager nullafacenti: il tema su QUANTO È IMPORTANTE L'ACQUA. Di sicuro un argomento alla portata di tutti.
Io non me la cavavo male in italiano, ma comunque mi dissi "perchè rischiare, andando a infilarmi in discussioni complicate che potrebbero incastrarmi? Faccio il tema sull'acqua, tanto è semplice, il tema della natura mi sta anche a cuore, dovrebbe essere una passeggiata..."
Ricordo ancora, all'uscita dalle scuole, che potevi riconoscere da quel guizzo di genialità ignorante, tutti i tuoi amici minchioni che non avevano mai studiato durante l'anno ma che erano usciti vittoriosi dalla prova d'esame: "Tema sull'acqua?" "Tema sull'acqua!".
Così, una risposta con sorriso smagliante degno di Fonzie.
I miei compagni di classe secchioni e snob, erano stati alla larga da quel temino infantile, perchè era troppo semplice. Fui l'unico della classe a prendere 15/15, alla facciaccia loro.
Comunque, oggi ho imparato davvero quanto sia importante l'acqua. Sulla mia pelle.
Da un po' volevo svolgere "Pathos sahariano", anche se non sapevo bene come affrontarla; infatti sono uno che beve molto durante il giorno, ma non ne sento la mancanza, posso anche fare pasti senza bere per forza, quindi pensavo sarebbe stato relativamente semplice.
Quindi, come mi complico la vita?
La eseguo di mercoledì, il giorno di estrema sudorazione per il sottoscritto, dato che in accademia ho sia lezione di danza jazz, che di tip tap (e per il sottoscritto, una lezione di tiptap equivale a tuffarsi in una vasca del proprio sudore).
Mi rendo conto che le cose saranno più complesse del previsto già dopo lo scoccare della mezzanotte. Nel giro di un'ora, mi sarò alzato per andare in cucina a bere un 5-6 volte, fermandomi solo una volta arrivato di fronte alla bottiglia d'acqua, ricordandomi "ah, no, oggi non bevo". Così, una robetta.
La mattina mi sveglio e... neve!
Che in fondo in fondo è acqua, e l'istruzione dice di non consumare acqua, per cui salto e circumnavigo neve e pozzanghere, maledizione all'interpretazione allargata dell'istruzione.
La giornata in accademia si svolge regolarmente, anche se quando, dopo sessioni di flessioni e addominali c'è il momento in cui si può bere per riassumere un po' di liquidi, comincio ad odiare i miei compagni, liberi da vincoli CCUeschi.
Alla pausa pranzo mangio regolarmente, senza bere. Vabbè, mi capita di farlo anche altre volte, oggi però sento quel brividino di sete in più.
Nel pomeriggio le cose diventano più complesse. Sono stanco, la lingua diventa felpata, ho sete. HO SETE.
Come se non bastasse, in un'aula arriva pure un'infiltrazione d'acqua. Così, a sfregio nei miei confronti.
Poi arriva la lezione di tip-tap, la batosta finale.
Sopravvivo a malapena, vorrei azzannare alla giugulare chi sorseggia da una bottiglietta in mia presenza, ignaro della mia missione.
La sera ceno normalmente (un paio di crescioni mangiati di corsa per la strada) e faccio un'altra lezione di teatro, ma fatico a rimanere concentrato, e non sento più saliva.
Fortunatamente la giornata sta per volgere alla fine.
Avevo decisamente sottovalutato questa missione.
Poi fortunatamente, dopo lo scoccare della mezzanotte, HO BEVUTO.
Mai stata così buona, l'acqua.
quasi 12 anni fa
devo dire che con tutte quelle lezioni non sarà stato per nulla facile!!
quasi 12 anni fa
quasi 12 anni fa
Tanto onore per il tanto coraggio, ma ribadisco, tu sei pazzo.
quasi 12 anni fa
quasi 12 anni fa