Orientamento riformativo

by Marco

oltre 12 anni fa

Istruzioni:
Hai 7 anni, pensa a cosa vuoi fare da grande.

“Percorrere un miglio nei suoi mocassini”

''Da grande voglio fare l'indiano''
Il mio sogno più grande è quello di girare libero in una natura che ti accoglie e ti riserva il pericolo come prova e come segno della sua vitalità, e della tua. L'aquila e il lupo corrono al mio fianco lungo i fiumi e le praterie; sento il cavallo che ho appena rubato fremere sotto la corsa verso il campo; sento il grido di guerra e lo zoccolo del bisonte; sento lo scalpo di chi ci ruba la terra, il mais, il nostro cuore e la libertà. Sento le leggende dei vecchi e la loro saggezza che palpita nella tenda della riunione. Sento la mia tribù come un unico respiro con la Madre Terra e lo Spirito Creatore. Sento.... mia madre che mi chiama e che dice che devo mettere la testa a posto.
Gli indiani, avrei voluto avere un po' del loro sangue nelle mie vene. Per tre o quattro anni ho portato i capelli lunghi fino alla cintola ''in loro onore'' e ho cercato e cerco ancora di ravvivare in me le braci del loro spirito libero e senza freni ma allo stesso tempo onesto, rispettoso e che sente l'universo nel suo respirare. Cerco di farlo. Mia madre mi paragona spesso, per i miei modi di fare, ad un indiano.
Come disse un anonimo guerriero apache: "Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver percorso un miglio nei suoi mocassini". Spero di poter percorrere un miglio nei mocassini della loro memoria.

8 Commenti

  • Logan [2849 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Poetico... e in effetti ci piacevano più i giochi che i "lavori"! :)
  • Knightness IlPatata Infame [925 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Aug XD
    Complimenti ^_^ Gli indiani sono fighi
  • Marco [19 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Pryntyl, quando ero piccolo i miei genitori mi ''abbandonarono'' nella natura, io giocavo con gli alberi, i cani, le pietre, gli ''archi'' e le ''asce'' che mi costruivo con mezzi di fortuna. Quando sono venuto a conoscenza, qualche anno più tardi di chi erano gli indiani e chi i cowboy mi avvicinai per istinto e per ''ambiente di crescita'' ai primi. Anche se erano gli eterni sconfitti e mi toccava morire sempre a causa di bastoni tonanti dei caowboy e della loro superiorità numerica sentivo che nella morte dell'indiano palpitava la condanna di un uomo ormai troppo cieco e la rivendicazione illusoria di appartenere ad un popolo di cui non ho neppure una goccia di sangue. "Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni'', disse una volta Alce Nero.
    Naturalmente sono sonsiderazioni che faccio oggi da ''grande'', poichè all'epoca non potevo certo arrivare delineare nettamente ciò che pure sentivo.
    Uzedh, ti aspetto lungo il sentiero, che sia dei sogni o quello di guerra.
    Grazie a tutti.
    Prossima tappa: pettinatura Cherokee, capelli permettendo....
  • Ewah [1157 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Bello, adesso mi vado a rileggere Manituana per la terza volta!
  • Akane_t [563 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Leggendo mi è venuto in mente Tex .. molto bello!
  • Princess Nekatron [925 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Bellissimo ideale e bellissima descrizione, voto!
  • Uzedh [1616 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Fratello, siamo in due!! ;)
    Io però ti seguo nelle nike della loro memoria, i mocassini mi danno un po' fastidio :P
  • Pryntyl [2895 commenti]
    oltre 12 anni fa

    Di solito i bambini vogliono fare i cowboy, la tua scelta all'epoca era parecchio fuori dal coro!