Le forme dell'aforisma

by Deboroh

quasi 12 anni fa

Istruzioni:
Rappresenta un detto popolare o uno scioglilingua.

“Chi non muore si rivede.”

Una sera sono uscito di casa e ho incontrato degli zombie.
Poi le foto qui sopra non c'entrano assolutamente nulla col raccontino che trovate qui sotto, ma avevo voglia di scriverlo, ho cominciato e non mi son fermato più.

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Da un paio di settimane mi sembravi strana.
Una mattina arrivo al parcheggio e, come avveniva spesso per via dei nostri orologi biologici interni che funzionavano in sincrono, ti vedo qualche posto auto più in là, appena scesa dalla tua Mini Cooper rossa.
Non mi hai salutato, ma vabbè, ho pensato "Non mi avrà visto".
All'ingresso mentre timbravamo i nostri cartellini non hai alzato nemmeno lo sguardo, ti ho salutato e non hai nemmeno risposto... probabilmente troppo immersa nei tuoi pensieri.
Da allora, è cominciato tutto.
Durante la giornata ho avvertito qualcosa che mancava. Nessuna chiamata da un'ufficio all'altro per aggiornarmi su qualche tua disavventura, la tua finestrella della chat non si apre come al solito per dirmi qualche stupidata mentre entrambi dovremmo lavorare.
Alla pausa caffè mi piazzo come al solito davanti alla macchinetta, ma tu non arrivi.
Forse ho fatto qualcosa di sbagliato, ho detto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare, e adesso ce l'hai con me, per qualche oscuro motivo a me ignoto.

"Eh? No, guarda che è tutto a posto!" mi dici voltando la testa verso di me, sfoderando uno dei tuoi sorrisi che conosco bene.
Mi sei sembrata sincera.
Però continuava ad esserci qualcosa che non va: passando davanti al tuo ufficio, ti vedevo fissare la finestra come alla ricerca di qualcosa là fuori, e chiacchierando con te il tuo sguardo mi sembrava ogni giorno più assente.
La sera, finito l'orario di lavoro, eri diventata sfuggevole. Da troppi giorni, staccati dalle fatiche quotidiane, non ci attardavamo per berci una birra assieme, nessuna cena, nessuna uscita per un film al cinema o per portare i nostri cani a far pipì in compagnia.
Ho cominciato a preoccuparmi. Forse è successo qualcosa di serio, di cui non mi hai voluto parlare: telefono a tuo marito per sentire cosa non va, ma anche lui mi dice che è tutto a posto, probabilmente sarà solo un tuo momento di stanchezza.
Uhm, secondo me c'è qualcos'altro sotto.

Non mi sbagliavo.
Qualche giorno fa, mentre in mensa stavi mangiando in silenzio la tua cotoletta, ha cominciato a sanguinarti il naso.
Nulla di grave, ma era già un segnale.
Il giorno dopo, portando delle fotocopie sulla tua scrivania, ho notato poco distante dalla tastiera una ciocca di tuoi capelli.
Ho cominciato a pensare a qualche grave malattia, ma non avrei mai potuto lontanamente immaginare cosa ti stava accadendo.
Martedì, delle macchie strane sul tuo viso.
Giovedì... un tuo dito. A terra. Nel corridoio.
Ieri, il tuo bulbo oculare sinistro ha cominciato a sporgere dalla sua posizione originaria.
E stamattina... bè, stamattina mi sei saltata alle spalle, cercando di azzannarmi alla giugulare.
Fortunatamente ho avvertito un putrido fetore di decomposizione che mi ha avvertito del tuo arrivo, così i miei riflessi hanno saputo reagire prontamente, spingendoti con violenza contro l'archivio degli estratti conto del 2008.
Mi sono corso a chiudere in bagno, ancora incredulo all'idea di saperti trasformata in uno zombie.

Io non so chi abbia avuto la malsana idea di nascondere un fucile a pompa qui, di fianco alla cassetta del pronto soccorso, ma direi che questa è la situazione d'emergenza perfetta per usarla.
Non posso lasciarti in vita.
Il solo pensiero di sfondarti il cranio con una scarica di proiettili mi distrugge... ma in fondo non sei più tu. Molto probabilmente la versione umana di te stessa mi avrebbe chiesto di compiere questo tuo gesto.
E poi porre fine all'essere non-morto che sta vagando in questi giorni per gli uffici non ti fa scomparire, rimarrà sempre il ricordo delle giornate trascorse assieme quando eri ancora un essere umano in grado di intendere e di volere.
Lasciarti in vita sotto questa forma non ti rende onore. Già in quest'ultimo periodo vagava per l'ufficio solamente una versione annacquata di te, con un'energia sbiadita e ben poco della tua vera essenza sopravvissuto alla trasformazione.
Ma ora che il motore che ti spinge è il desiderio di divorare cervelli umani, l'unico ostacolo che mi rallenta nel porre fine al tuo vagare claudicante è l'aspetto esteriore, che mi ricorda quella che eri, i momenti passati insieme, i sorrisi.
Ma a quel corpo, ora con una pelle decisamente verdognola, non corrisponde all'interno la persona che conoscevo e che ha condiviso tante risate, chiacchiere e lacrime col sottoscritto.
Un immagine residua che è sopravvissuta alla tua morte.

Alla tua prima morte, ma non sopravviverà a quella definitiva.
BLAM!

7 Commenti

  • Logan [2849 commenti]
    quasi 12 anni fa

    Molto bello il racconto!
  • Grankel [380 commenti]
    quasi 12 anni fa

    Figo!
  • Myeo [1944 commenti]
    quasi 12 anni fa

    Ok, ho deciso: ha vinto la passione per gli zombie =D
  • SilenzioAssenzio [1803 commenti]
    quasi 12 anni fa

    fa molto "Dal Tramonto all'alba" all'italiana xD
  • SilenzioAssenzio [1803 commenti]
    quasi 12 anni fa

    l'idea di realizzare un racconto è originale e in fin dei conti gli zombie sono non-morti, quindi l'esecuzione ci sta e mi è piaciuta ;)
  • Deboroh [119 commenti]
    quasi 12 anni fa

    Mah, non lo so nemmeno io.
    In realtà sono quasi due esecuzioni, assolutamente slegate tra loro, dello stesso detto.
    Se vogliamo col tema zombie in comune.
    O forse no.
    Boh.
  • Myeo [1944 commenti]
    quasi 12 anni fa

    Mettendo da parte la mia grande passione per gli zombie ed il loro mondo (e mi piace anche un sacco il tuo racconto ^^) non capisco molto quest tua esecuzione in relazione al testo della missione...