Istruzioni:
Procurati una scatola capace di resistere al tempo. Colloca al suo interno almeno 5 piccoli oggetti per te significativi, che parlino di te e del tuo presente. Nascondi o seppellisci la scatola in un luogo della tua città che presumibilmente non cambierà nel corso dei prossimi anni. Fai in modo che fra 10 anni a partire da oggi qualcosa ti ricordi di recuperare la tua scatola.

In questo periodo dove (causa acciacchi vari) stanno affrontando qualche "tagliando" ho deciso di dedicare questa esecuzione ai miei nonni.

Ho scelto sette oggetti che parlano del mio presente, collegati a bei ricordi del passato: ricordi che in un modo o nell' altro li vedono protagonisti.

La scatola questa mattina è stata sistemata in fondo al loro armadio, a casa loro: la casa dove abbiamo celebrato un sacco di feste (comandate e non), dove ce ne saranno un sacco ancora, una casa che rimarrà ancora così per un sacco di tempo e ancora :)

(vivono a Treviglio, la città dove sono nato, dove ho fatto le superiori, dove ho conosciuto gioia e disagio, amore e dolore.. "la mia città" )

Un promemoria nella mia patente mi ricorderà il momento dell' apertura della scatola.

Il tutto vuole essere anche un gesto simbolico, un augurio di aprirla insieme alla scadenza prefissata :)

Ho fatto una foto solo con nonna, in quanto è da poco rientrata dal suo tagliando: nonno ha ancora una settimana-dieci giorni prima di tornare a casa ^_^

enjoy :)

=Brujo=

1: la foto "baby brujo" al mare
Lavorando il babbo principalmente d' estate per 14 anni circa hanno scarrozzato me e mio fratello al mare (dalla Liguria alla Puglia) a bordo della Uno del nonno:
sono stato messo in acqua ad un anno di vita o poco più, ho imparato a nuotare da loro, senza corsi o altro. Mi hanno regalato il mare, da buoni terroni (al 100%), il regalo più prezioso che potessero farmi.
L' acqua è il mio elemento, che mi distende e mi rimette pace quando non ne ho più. E' qualcosa che sento direttamente nell' anima. Ed è merito loro :)

2: la formina <3 per biscotti
La passione per i dolci è qualcosa di abbastanza evidente agli occhi di tutti :)
Nonno (con l aiuto di nonna in cucina) era ed è un esempio SUPREMO su questo argomento: portatore sano della tradizione napoletana, che conosce dolci di una bontà rara, si è occupato per anni durante le feste di realizzare per tutti noi gli struffoli a Natale, le pastiere a Pasqua e svariate altre meraviglie.
La spiegazione "facendo i dolci mi sembra di dare un contributo importante all' atmosfera del far festa" (cit. Brujo XD ) credo proprio sia stato un passaggio non scritto nonno-nipote :)

3: l'audiocassetta
Durante i viaggi per andare al mare sulla Uno abbiamo ascoltato e riascoltato decine di audiocassette fino a consumarle.
Nonna nei momenti di relax si lascia andare ancora beata al canto (la canzone napoletana chiaramente vince su tutti gli altri generi).
Penso che la mia "necessità biologica" di musica praticamente ad ogni ora del giorno, il ragionamento immediato di "cercare una colonna sonora adeguata" mentre sto vivendo un bel momento, quasi a volerlo completare, arrivi proprio da quegli anni :)

4: il calzettone
Il calzettone è di una delle prime divise che ho indossato nelle squadre di calcio giovanili. La passione per il calcio giocato (e per il calcio come tifoso: ma questa è un' altra storia) arriva chiaramente da un nonno napoletano, che da piccoli durante le vacanze ci raccontava delle interminabili partite in cortile tra lui, il fratello e gli amici del quartiere.
E nelle domeniche di campionato, all' ora di pranzo circa, la telefonata per sapere il risultato della mia partita è qualcosa di preciso e puntuale :)

5: il jolly
Il jolly è la carta simbolo del mio essere mago, è l' elemento imprevedibile, il fattore sorpresa che scombussola e fa sorridere.
I nonni sono stati tra le prime cavie di giochini osceni da due lire e primi spettatori di numeri più intriganti. Ancora oggi restano tra i miei sostenitori più accaniti :)

6: la vignetta
La vignetta (trasudante quel sottile umorismo che mi contraddistingue XD )
fa parte di centinaia e centinaia di disegni fatti a partire dalle superiori; da allora con frequenza altalenante, ma praticamente non ho più smesso: ho disegnato su carta, su metallo, su pareti, su macchine, su schiene. Fumetti e opere d'arte, grafitti e vignette di satira...
Disegnare, disegnare e disegnare...
(mio fratello, che ha cominciato svariati anni prima, condivide gli stessi istinti al riguardo)
E (un estate più delle altre) il ricordo di nonno che ogni sera ci mandava a dormire disegnandoci con una matita azzurra su carta grezza un animale marino per uno, imbastendovi poi al momento una storia al riguardo, è ancora così nitido... :)

7: il racconto
Si tratta di un onesto raccontino di due pagine con il quale in quinta superiore vinsi un concorso letterario.
Dalle medie circa lo scrivere è sempre stato un rilassamento, un canale espressivo ed uno sfogo, come penso lo fosse per nonno, quando in marina (il suo mestiere), lontano da casa, scriveva racconti su racconti, poesie su poesie... :)