Arcobaleno urbano

by FatinaPazza

oltre 11 anni fa

Istruzioni:
Dai colore a sette piazze, ciascuna di uno dei sette colori dell'arcobaleno.

“7 colori per Bologna”

1. Rosso - Piazza Maggiore

2. Arancione - Piazza Verdi

3. Giallo - Piazza Dè Tribunali

4. Verde - Piazza Minghetti

5. Azzurro - Piazza Liber Paradisus

6. Blu - Piazza San Francesco

7. Viola - Piazza Santo Stefano (o delle Sette Chiese)

Rosso. Piazza Maggiore.
Rosso perché Bologna è la Rossa. E Piazza Maggiore è la piazza dei bolognesi.
E' la piazza in cui puoi trovare i vecchietti che ancora parlano in dialetto. E' la piazza davanti alla chiesa voluta dal popolo.
E' la piazza delle grandi occasioni. Fu per Moro, fu per la Strage della Stazione del 2 agosto.
E' la piazza dei bolognesi.
E' la piazza che noi vorremmo rinominare Piazza Grande, in onore di Lucio Dalla, ma non potremo farlo, se non nei nostri cuori.
(La foto della piazza è del funerale di Lucio.)

Arancione. Piazza Verdi.
L'arancione è il colore dell'arte, secondo i chakra. E' il colore che va a stimolare la creazione artistica.
Piazza Verdi è davanti al Teatro Comunale di Bologna. E' la piazza tra le università, in cui gli studenti si ritrovano, non solo per cazzeggiare.
Secondo me è la piazza più arancione che c'è, qui a Bologna.

Giallo. Piazza de' Tribunali.
Il nome, già, dice tutto. Piazza de' Tribunali è davanti al tribunale. (Ora lo stanno spostando, ma gli amministrativi e gli archivi sono ancora lì...)
Giallo è il colore dell'invidia, della gelosia. Se una donna ti regala una rosa gialla ti invidia, se te la regala un uomo è geloso.
L'invidia è un sentimento che secondo me si lega alla perfezione, ahimè, alla maggior parte del sistema giudiziario italiano. Sia a chi ne fa ricorso, sia a chi lo gestisce. Grazie al cielo, ci sono le eccezioni.

Verde. Piazza Minghetti.
Piazza Minghetti è dietro a una fermata dell'autobus su via Farini. Piazza Minghetti ha dei bellissimi alberi (che a volte rimangono verdi anche con la neve), piazza Minghetti ha delle fantastiche panchine in cui sedersi (anche per aspettare l'autobus che arriverà tra 20 minuti), alzare gli occhi, guardare le foglie, e accorgersi un battito di ciglia dopo che è passata mezz'ora (e anche l'autobus).
Piazza Minghetti è la piazza dei gelati di maggio, dei primi appuntamenti, dei sorrisi, della felicità. Piazza Minghetti è così, sincera e naturale.

Azzurro. Piazza Liber Paradisus
Questa piazza è nuova. E' la nuova piazza del nuovo comune. Degli uffici comunali. Fatti tutti in vetro. Questa piazza, quando nevica, potrebbe ucciderti perché scendere le scale per entrare negli uffici tutto vetri del comune non è per niente facile.
Questa piazza è, suo malgrado, fredda. E non è fredda solo per la temperatura, è proprio fredda tutta. Freddi i colori, fredde le impressioni. Fredde le facce della gente che entra ed esce dagli uffici. Azzurra, fredda.

Blu. Piazza San Francesco.
Se siete mai stati studenti a Bologna, allora sapete che la notte la gente sta in piazza San Francesco. E' piena, di notte, di gente. Gente che balla, che canta. Gente seduta in cerchio con una lattina da 66 di birra che costa poco che ci si passa. Con una sigaretta o con una canna.
Qualche ora più tardi, o più presto, nelle strade lì accanto, tra due macchine, qualcuno sta pomiciando pesantemente, ma è notte. E la notte (è blu ed) è amica di chi sta in piazza San Francesco.

Viola. Piazza Santo Stefano (o delle Sette Chiese)
Il viola è il colore della spiritualità. Non vogliamo essere classisti e razzisti e incollarlo solo a una religione. In un sacco di religioni il viola è il colore della spiritualità. E lo è soprattutto nella mia concezione della vita.
Piazza Santo Stefano è bella. Ma particolare. Se ci entri da Via Santo Stefano forse non ne verrai rapito, ma se ci entri da di fianco alle due torri puoi stare certo che non potrai fare altro che innamorartene.
Ci sono sette chiese, una dentro/sopra/accanto all'altra. E alcune di queste sono più vecchie di parecchia Bologna. Una, per esempio, è un antico tempio dedicato ad Iside. Che ti cattura. Cattura ogni tua attenzione, ogni momento in cui sei in quella piazza.
E l'ingresso della chiesa principale fa un po' lo stesso effetto. A volte ti domandi se in passato, da quel pulpito, siano uscite parole davvero importanti per Bologna.
Ma, qualunque cosa sia successa in questa piazza, lo senti nell'aria, che si porta appresso secoli e secoli di una vita speciale, unica, magica.

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