Il principio trascendente
by Marcobaleno
quasi 13 anni fa
Trova una spiegazione paranormale all'origine di Upload.
“C'era una volta un re seduto sul sofa che disse alla sua serva: raccontami una storia! E la storia incominciò:”
Scusate il racconto forse troppo lungo ma è uscito praticamente tutto di getto e non sono riuscito a fermarlo (anche perchè se non l'avessi concluso non sarei più riuscito a rimettermi a studiare!) :) mi sarebbe piaciuto corredarlo di disegni colorati e accattivanti ma purtroppo quello che vedete sopra rappresenta già l'apice delle mie capacità artistiche! Magari lo editerò in un futuro se mi capiterà di trovare dei complici disegnatori!
Hope you enjoy :D (scusate eventuale errori grammaticali e di forma, ho ricontrollato velocemente ma potrebbero essermi sfuggiti!)
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C'era una volta un'allegra famigliola (vi aspettavate che dicessi "un re"? sbagliato, non è ancora il momento) formata da tantiiiiiiiiiiiiiiiiiissimi fratelli e sorelle! Proprio tantissimissimissimissimissimi, tanti come nessuno ne ha mai visti, talmente tanti che nessuno sa quale sia il numero preciso. "Sicuramente più di 36 ma sicuramente meno di 12" affermano i matematici più bravi, ma non si va oltre questa ipotesi.
Ovviamente in una famiglia così numerosa il fratello maggiore, un ragazzo brillante e riccioluto (dettaglio importante), si ritrova un mucchio di responsabilità, in particolare quella di raccontare ogni sera la fiaba della buonanotte all'esercito di fratellini e sorelline.
Questa storia infatti racconta ciò che accadde in uno di questi momenti di fiaba: l'ora era già tarda quella sera (sicuramente dopo le undici e mezza ma sicuramente prima delle dieci) e il fratello maggiore aveva avuto una giornata impegnativa: non vedeva l'ora di addormentarsi. Ma i fratellini e le sorelline erano irrequieti, non erano mai andati a letto senza fiaba della buonanotte e avrebbero tormentato il fratellone tutta notte se non l'avessero ottenuta! E allora il ragazzo (di grande acume e ingegno), visibilmente spazientito, decise di dar loro una lezione e di raccontargli l'infinita e noiosissima storia del re seduto sul sofà: talmente noiosa che avrebbe fatto inevitabilmente addormentare in fretta tutti i piccolini e lui non avrebbe dovuto faticare per inventare una fiaba vera e propria.
Incominciò: "C'era una volta un re seduto sul sofa che disse alla sua serva: raccontami una storia! E la storia incominciò: C'era una volta un re seduto sul sofa che disse alla sua serva: raccontami una storia! E la storia incominciò: C'era una volta un re seduto sul sofa che disse alla sua serva: raccontami una storia! E la storia incominciò: C'era una volta un re seduto sul sofa che disse alla sua serva: raccontami una storia! E la storia incominciò: [...]"
E così via, per innumerevoli ripetizioni. Fin troppe, sicuramente più di milleotto ma sicuramente meno di Trentatrètrentinicheentraronointrento. Ma quando si addormentano questi qua? I bambini non sembravano annoiati ma bensì presi dalla storia, come se non vedessero l'ora di sapere come sarebbe andata a finire. Ma la storia andava avanti, sempre uguale, sempre uguale, ancora una volta, ancora una volta! Finchè non fu troppo tardi.
Moltissime persone conoscono questa storia, ma pochissime sanno quanto può essere pericolosa. Di solito la gente si stufa dopo qualche ripetizione ( più di sei ma meno di treemmezzo) e non si hanno conseguenze... ma in questo caso, dato il protrarsi del tutto, successe l'irreparabile. I fisici più bravi già da tempo avevano capito che questa storia era la principale causa dell'aumento dell'entropia nell'universo, secondo la legge: variazione di entropia ΔS = N°ripetizioni X (settordiciPiGreco + NumeroDiRiccioliDiChiRacconta X PrendiTreNumeriACasoFrattoDue) tutto elevato a DueEttiDiProsciuttoCrudo ma diviso Tresette, infine aggiungere sale Q.B.
Che, applicata al nostro caso: ΔS = sicuramente più di 797 ma sicuramente meno di 378 X (settordiciPiGreco + MilleMilaMilioniDiMiliardi X VentiQuindiciDiciotto fratto due) tutto elevato a "ho fatto 2 etti e mezzo, lascio?" "lasci lasci che sono un po' anemica" diviso tresette ma anche otto, infine abbondiamo con il sale che mi piacciono le cose saporite = tantissimo, un sacco di entropia. Ma che dico, tantissimi sacchi! Sicuramente più di 76 (ma sicuramente meno di 58)!
E' chiaro che una situazione del genere, un po' perchè il nostro acuto ragazzo se l'è cercata, un po' per gli scherzi del destino della genetica, un po' per l'incompetenza del macellaio, ha rappresentato un caso più unico che raro nella storia della fisica. Un vero e proprio vortice di entropia nel salotto di questa tranquilla famigliuola: Fumo, polvere, soprammobili in frantumi ovunque! Fortunatamente nessun ferito, e una volta finito il vortice e calata la polvere si riuscì a scorgere in mezzo alla stanza un simpatico ospite (vedi foto).
Un triangolo. Con un buco in mezzo. Con le zampe. Che abbaia.
Ovviamente fu subito confusione, le ipotesi su cosa potesse essere il misterioso animele si sprecavano:
-"Che bello, un cane!" osservò il primo bambino
-"Ma che dici stupido, non vedi che è un topogiaguaro?" gli fece eco il secondo
-"Nell'arancia c'è la vitamina C" seguì il terzo bambino, il più intelligente della famiglia, in un impeto di presunzione
-"Ma si mangia?" chiese il goloso
-"A me ricorda un pollo" disse il quinto
Una confusione incredibile. Finchè il nostro fratellone non prese in mano la situazione e chiarì ogni dubbio: "No bambini, state calmi, io so cos'è questa creatura, l'ho studiata. E' un raro esemplare di triangolo a forma di cane. Che strano vederne uno qui, ce li hanno solo in Cina. Sono famosi per essere bravissimi a fare la ruota e a cucinare il brodo di pollo"
La famiglia intera, intenerita, decise di adottarlo, e lo chiamo Upload. Fin da piccolino mostrò subito la sua attitudine very critical: selvatico ma educato, mangiava poco e non disturbava, talvolta sporcava ma poi puliva, stupiva tutti con i suoi ottimi brodi di pollo e leggeva moltissimo. Crebbe in fretta e iniziò a studiare, iniziò a rapportarsi con la troppospessogrigia-realtà urbana, che non gli piaceva per niente, e decise di fare il possibile per cambiarla.
Fonda CriticalCity dandogli il suo nome e usando se stesso come logo, allena il Borgomanero e lo porta alla vittoria dei mondiali di calcio duemilaventicinquevirgoladue, vince il Nobel per il brodo di pollo, risolve il problema del ponte sullo stretto di Messina tramite un ingegnoso sistema di liane e catapulte e diventa professore (stra)ordinario di ruota all'università delle ruote. Ora è diventato vecchio e ripensando al suo passato non può che ritenersi soddisfatto: non gli resta che osservare con un sorriso i ragazzi e le ragazze che portano avanti ciò che ha creato.
oltre 12 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
bellissima!
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Ci vorrebbe davvero qualcuno che la illustrasse.
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
beh diciamo che, entropia e pseudoscienza a parte, mi sono sentito un po' Gianni Rodari, adoro i suoi racconti! :D infatti ho cercato di impostare il tutto (relativamente alla mia nulla abilità ovviamente, non ho mai scritto nulla che andasse oltre ai temi delle superiori!) un po' come un racconto per bambini, giochi di parole, nomi invertiti o cose simili, comunque tutte molto semplici... mi sono molto divertito a scrivere la storiella !
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
una nuova promessa del mondo della letteratura allora :))
quasi 13 anni fa
Complimenti per il tuo racconto, non mi ha annoiato per niente e non hai tirato fuori gli inflazionati alieni :-)
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
@broccoli: Pennac? mai letto, ma sono già da più di mille anni (ma meno di otto) che mi dico di leggerlo!
@ewah: bergonzoni? non ho capito, mi è sfuggito qualcosa? :(
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
quasi 13 anni fa
Una storia diversa dal solito.