Questa storia non inizierà con :"c'era una volta" e certamente non finirà con :"e vissero felici e contenti".chi mi ha raccontato questa storia non seppe dirmi l'anno in cui tutto ebbe inizio,il trauma dovuto agli avvenimenti che sto per raccontare,e da lui vissuti in prima persona,erano rimasti maggiormente indelebili sul suo volto che nella sua mente,ormai ai suoi ultimi minuti.tutto iniziò moltissimi anni fa,quando il nostro protagonista(che chiameremo C) era solo un ragazzino,e per lui il mondo era un felice campo inesplorato di spensieratezza e allegria.C viveva in un remoto paese della provincia di napoli,quasi ai confini col beneventano, un paese tranquillo abitato da quattro anime pie di cui lui,la madre,il padre e il fratello componevano un buon 7% della popolazione,e dove ancora era possibile vedere alcuni tratti di una cultura contadina non ancora estinta.Il padre era solito alzarsi tutte le mattine verso le 4,scendere in uno scantinato,il cui ingresso era adiacente alla stalla dei vicini,e seguito da altri tre o quattro abitanti,iniziava a fare dei rumori assordanti svegliando chiunque stesse dormendo.Un giorno C e suo fratello,anche troppo incuriositi da ciò,decisero di indagare a riguardo e mentre tutti erano nelle campagne entrarono nello scantinato.ciò che videro non era neanche degno di sorpresa:2 chitarre,un basso e una batteria.degli strumenti musicali,strano forse per quegli uomini averli nello scantinato ma niente di particolare.mentre risalivano le scale verso l'uscita il fratello di C si accorse che il simbolo presente su tutti gli strumenti,un triangolo rosso con un punto nero al centro,aveva iniziato a ruotare su se stesso.Per quale motivo quel simbolo si era iniziato a muovere?C venne fermato dal fratello e andarono a controllare.presero gli strumenti,li tastarono,li osservarono,provarono anche a suonarli,ma non emisero alcun suono.Pensarono che non funzionassero e, delusi, uscirono dallo scantinato.La mattina seguente,alla solita ora,il padre dei ragazzi si alzò,andò in quello stesso scantinato con i soliti compaesani,e ripresero a fare quel rumore.Ma quel giorno il rumore era diverso,i ragazzi tra quei rumori riuscirono a distinguere la batteria,poi le chitarre e in ultimo il basso.Perché quella mattina era diverso?I ragazzi tornarono nello scantinato decine di volte nei pomeriggi seguenti ma quegli strumenti nelle loro mani non suonarono,finché un giorno decisero di andarci la mattina.La sera prima misero un fortissimo sonnifero nell'acqua di quei signori,poi giunte le 4 del mattino scesero nello scantinato e provarono gli strumenti:funzionavano tutti.Ma all'improvviso sentirono il rumore della porta che si apriva e videro una luce,subito smisero di suonare e scapparono in ogni direzione cercando un nascondiglio.C fu fortunato e trovò riparo dietro un cumulo di cassette,ma il fratello nella fuga inciampò nella grancassa, finendoci con la testa dentro.Era il padre.Appena vide il figlio in quello stato corse verso di lui e lo afferrò per il colletto della manica,lo alzo di peso e lo portò via.L'ultima cosa che vide C fu il volto del fratello pallido come la morte,con quel triangolo rosso sulla fronte,come stampato a fuoco,mentre diceva sottovoce :"Tu sei il mio messaggero e nel nome di questo marchio che hai sulla fronte riunirai molti adepti che mi obbediranno". Così da quel momento, prima il ragazzo e poi la sua prole ,riunirono molti volti sotto il nome di quel marchio e nei modi più vari.L'anziano uomo che mi ha raccontato tutto questo,C , ha concluso il discorso dicendo:"sei sicuro che le istruzioni che compi siano frutto della tua volontà?" detto questo ha esalato il suo ultimo respiro abbandonando questo mondo.