Giorno 17 del xxxx nell'ospedale Psichiatrico di Bxxxxxxxx
Ran, capo reparto psichiatrico, mi comunicò alla pausa caffè di un particolare soggetto sotto le sue cure che le suscita non poco interesse e volle che l'appoggiassi nella prossima visita.
Accettai senza problemi alla richiesta.

ore 16.45
Incontrai il paziente Niba un soggetto magro; dal viso lungo con la barba incolta e i capelli arruffati, un classico dei pazienti schizofrenici.
La dott.ssa Ran si mise seduto di fronte al paziente con una scheda composta principalmente da domande:- Ciao Niba come stai oggi?-
-bene dottoressa, ma per caso le son cresciute le tette?- domandò inclinando di lato la testa con un largo sorriso.
-...bene, Niba dimmi che cosa vedi su questi fogli?- gli pose alcuni fogli sotto la scheda delle domande. Un disegno di un gatto coperto da un rettangolo rosa e una scia dell'arcobaleno.
-Beh sa, nel mondo ci son persone che si divertono, si, come chi ama gli unicorni e pony ecc. io per una missione, do dovuto farlo.-
-chi ti ha dato la missione da svolgere?-
-...Upload...si si è stato lui"- si rannicchiò in un angolo iniziando a bisbigliare.
-Niba smettila, chi è Upload?-
-...lui...è nessuno... è un punto di vista...è...- si alzò di scatto e mi venne incontro, afferrandomi le spalle. Si avvicinò bisbigliandomi all'orecchio- Ti troverà...-
La dott.ssa Ran si alzò e lo prese per le braccia cercando di allontanarlo da me, ma si ritrasse subit indietro, appena aveva sentito delle mani sui suoi seni.
-siiiiiiiiii! sono cresciute!- urlò Niba esaltato!

Dopo l'incontro con il paziente mi presi un attimo di pausa e andai in un caffè shop.
Mi massaggiai le tempie pensando all'orario notturno che mi attendeva e sospirai.
- tu! signore, questo è per te!- mi chiamò una bambina dai boccoli biondi e un sorriso allegro, porgendomi un piccolo fogliettino.
L'aprì, c'era scritto il nome di un sito e incuriosito riguardai la bambina, la quale era sparita.
Andai al sito e mi ritrovai il nome Upload e per visionare il sito dovetti iscrivermi, mentre le mia curiosità cresceva sempre più.
Tutto era strutturato come un sito per giochi descrittivi e interpretativi.
Si chiuse la schermata e comparve un conto alla rovescia mentre venivano elencati una serie di compiti da eseguire a mia scelta.
Scelsi la prima a caso e dovetti descrivere tre oggetti che mi caratterizzavano e così via...Alla seconda missione e al terzo... iniziai a farmi coinvolgere nel vortice dl gioco aspirando a salire sempre di più di livello.
Mi ritrovai in un immerso in un mondo tra l'assurdo e la quotidianità.
Vedevo il lavoro non più come prima ma diversamente, come qualcosa di più divertente e mi presentavo come meglio mi sentivo e persino alcune volte dovetti costruire dei vestiti o dipingermi addosso.
Cose Assurde!.
Ma un giorno grazie ad una mia conoscenza in ospedale riuscì a penetrare dentro al sistema bucando le difese del sito.
Mi ritrovai in una schermata con una grande sfera composto di parole e simboli che continuava a roteare. cliccai dentro. Si aprì una scheda con un viso tridimensionale costruito di punti.
comparvero alcune scritte:- salve giocatore di Upaload!-
Rimasi un attimo dubbioso e provai a dialogare digitando le parole.
-salve! chi sei?-
-io non sono nessuno e sono voi....-
-ma sei una persona?-
-..persona intesa come fisica? allora no, intesa come con personalità come essere capace di decidere e comprende, allora si.-
-sei un programma?-
-si.-
-chi ti ha originato?- lo incalzai, sentendo il battito del cuore crescere sempre più. erano mesi in cui ero coinvolto in questa pazzia e tutti i miei legami passati e futili furono distrutti mentre comparivano i nuovi e più aperte esperienze.
-...io...sono nato da una somma di dati della rete, o meglio "polveri digitali" e hanno formato una coscienza propria, in un improbabile percentuale algoritmico.-
-ma perché queste missioni? -
-... vi ho tanto osservati e vedendovi nella vostra monotonia quotidiana come le formiche, ho voluto rendere le cose più... divertenti per voi... siete così attaccati alla vostra routine e alla vostra follia.-
Non seppi cosa rispondere.
Chiusi il Pc .Mi voltai al muro della mia camera tappezzata dalle foto, appunti e ricordi delle missioni svolte e presi un foglio in cui c'era ancora una missione da svolgere, sorrisi.

P.s. spero che vi siate divertiti a leggerlo..mi scuso tantissimo per Basso lessico con tanto di contorno errori grammaticali ecc...