Guardo fuori. Il figllio dei vicini passeggia quietamente nel cortile di casa. Vedo davanti a me. Il complesso dei palazzi e delle finestre mi sembrano enormi mostri che riversano la loro inquietante ombra sulla mia testa, lasciando la mia camera in una fredda penombra. Qua e là ci sono delle aiuole. Ricordo che da piccolo, nei lunghi pomeriggi passati al parco, giocavo spensierato con i miei amici, poi, tornando a casa, mi fermavo lì dove ora ci sono le aiuole. Prima lì c'erano uno scivolo ed un'altalena. Quanti bei momenti. Volgo lo sguardo alla mia destra. Vedo la strada. Deserta, come al solito. Prima che venissero costruiti questi palazzoni là dove ora vi è solo un'interrotta distesa di freddo cemento vi era una bella campagna. Penso a quanto sarebbe stato bello poter scorrazzare per il verde sterminato. Poi dalle nuvole che coprono il cielo cominciano a cadere alcuno piccole gocce di pioggia che cadono sul lago che sembra soffrire, è piatto e rispecchia il grigiore del cielo creando un clima di tristezza su tutto il paesaggio . (L'immagine non rispecchia il paesaggio ma non ho trovato altro a disposizione)