Il principio trascendente
by Guybrush
circa 13 anni fa
Trova una spiegazione paranormale all'origine di Upload.
“Il piccolo cerchio”
C’era una volta un piccolo cerchio, che abitava in una grande circonferenza, al raggio numero 26.
Tutti i cerchi del paese lo reputavano un cerchio “strano” e “fuori dalla cerchia”. Ma a lui questo non interessava.
In famiglia si comportava sempre da bravo cerchietto e non aveva mai dato alcun dispiacere.
Il suo grande “difetto” era l’ambizione. Lui era stanco di vedere cerchi, frequentare cerchi, abitare cerchi.
Dovete sapere che nel suo paese tutto era un cerchio!!! Le case, le macchine, le strade erano costituite solo da rotonde, i semafori, i negozi, le scuole…TUTTO! Inoltre gli abitanti di questa circonferenza erano cerchi troppo, troppo monotoni: nessuno osava uscire dal paese e nessuno si interessava a conoscere “il resto del mondo”. Dunque questo simpatico cerchio era, all’età di 10 anni, già stufo di questo insieme di rotondità.
Decise così un giorno di partire per un lungo viaggio senza meta, e promise che sarebbe tornato solo dopo essere radicalmente cambiato.
I suoi genitori cercarono di convincere il cerchietto a rimanere a casa dicendogli che poteva cambiare già nel suo paese, cercando di diventare come tutti gli altri abitanti della circonferenza, ma lui rispose loro con un gran gesto: prese una grande bacinella rotonda, la riempì d’acqua e gettò dall’alto un sassolino rotondo rotondo nella bacinella. “Vedete tutti quei cerchi nell’acqua?” - disse- “ questa città, questa vita, sono proprio come questi cerchi…”.
I genitori piansero per settimane e iniziarono a cerchiare ogni giorno sul calendario passato senza il loro cerchietto.
Il nostro amabile cerchietto invece iniziò ad esplorare tutto ciò che poteva. Si stupiva continuamente perché i suoi occhi videro finalmente nuove forme: maestosi palazzi triangolari, torri quadrate, macchine piatte che camminavano grazie a 4 ruote (nella sua circonferenza le macchine erano dei grandi cerchi che rotolavano per inerzia); tutto era per lui meraviglioso e chiedeva continuamente agli abitanti dei posti esplorati, il nome di ogni singola forma: triangolo, quadrato, esagono, rettangolo, informe, tutte!
Un giorno, mentre camminava assetato e stanco in un grande deserto, incontrò un serpente piccolo piccolo e, stupito dal piccolo essere, cercò di prenderlo per osservarlo, ma il serpentello con un balzo repentino gli morsicò la pancia. “Ahi” esclamò il cerchietto, e il serpente birbante rispose: “Mi hai spaventato! Ma non preoccuparti, non sono velenoso!”. Il cerchietto non capì quelle parole e continuò per la sua strada con un forellino in più proprio al centro del suo corpo.
Passarono diversi anni e finalmente il cerchietto, ormai un cerchio maturo, decise di tornare nella sua circonferenza per raccontare tutto quello che aveva potuto vedere in questi anni di avventura. Prima del ritorno però decise che la sua ultima impresa sarebbe stata quella di scalare un monte altissimo, dal quale avrebbe salutato il meraviglioso mondo che aveva potuto conoscere. Arrivato in cima però, scivolò su un sassolino e iniziò a ruzzolare giù per la montagna. “CRASH! BANG! BADABUM!” Che caduta! Il nostro povero cerchio svenne ai piedi della montagna. Quando si risvegliò, andò tosto sulla riva di un fiume per lavarsi e per fasciare le ferite. Una volta arrivato al fiume, nell’atto di prendere un po’ d’acqua con le mani, vide riflessa nel fiume una sagoma…TRIANGOLARE! “Non posso essere io!” Esclamò stupito, ma poi notando il forellino nella pancia, segno lasciatogli dal serpentello anni prima, disse: “Ma sono io! Come sono…BELLO! DIVERSO! Non vedo l’ora di tornare a casa!”. La caduta aveva si ferito il cerchietto, ma lo aveva anche trasformato in un triangolo molto attraente!
Così il nostro caro avventuriero tornò nella sua terra natale, la circonferenza al raggio numero 26. Nessuno lo riconobbe, tutti lo guardavano come un misterioso forestiero. Ma non ci mise molto a farsi riconoscere: conosceva a memoria i nomi, le abitudini e quant’altro di ogni singolo abitante e iniziando ad elencarli uno per uno nella grande piazza tondeggiante, si fece riconoscere da tutto il paese.
Tutti gli chiesero come mai fosse diventato di quella forma, tutti ne erano stranamente attratti, tutti volevano il forellino sulla pancia e lui, rispose loro: “Amici concittadini: uscite, esplorate, VIVETE!”. E da quel giorno tutti gli abitanti della grande circonferenza iniziarono a lasciare il loro paese per conoscere l’esterno e non ci tornavano finchè non avessero anche loro un forellino in pancia e una forma triangolare.
FINE
25 Voti
45 Punti
(20 + 25 + 0)
Location
via Lupi 1, Gravina in Puglia
lat 40.8180245 long 16.4163473
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Complimenti
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