Fuori da quale finestra?
perchè è facile dire fuori dalla finestra, ma poi devo scegliere quale, c'è quella del bagno piccola piccola e lunga e dalla quale si vede poco o nulla se non immaginando le forme distorte di luce che traspaiono dal vetro smerigliato, oppure c'è quella della cucina, stretta anch'essa ma più rivelatrice al di la della tenda messa li perchè una tenda ci và e attraverso cui un altra vita procede oltre un ulteriore finestra di un ulteriore cucina di un ulteriore condominio della medesima strada nella medesima città. La finestra della camera è scura, accogliente, almeno quanto lo può essere una finestra di alluminio rivestita legno con triplo vetro e vetrocamera per ripararci dal freddo, dai rumori e dagli spifferi del mondo di fuori, che se cambi idea si può aprire di lato e di lungo o a vasistas come dicono qui che non ho mai capito cosa vuol dire. Quella del salotto è la più importante, quella più grande, quella più bella e quella più luminosa, che credo per una finestra sia la dote e il vanto più importante, essere veicolo di luce e di aria che a parte l'acqua da cui ci ripara è sinonimo di vita.

la questione è alquanto importante nella spiacevole situazione in cui non ci sia nulla di veramente interessante in una giornata grigia grigia di novembre da descrivere al di fuori di qualsiasi finestra. Un po come quando si dice "il quadro non mi dice nulla, però guarda che cornice"...