Che cos'è la nebbia sull'asfalto bagnato se non fumo di un'ipotetica sigaretta divina sull'acqua?

Il cielo è lattiginoso questa mattina. Un po' di verde spento fa capolino dove una fitta boscaglia tutta naturale inghiotte la ferrovia arrugginita. Se aguzzo lo sguardo posso vederne le rotaie marroni e rovinate dal tempo, che giocano a fare da cornice alle case vecchie e decadenti. I colori non sono tra i più ridenti: marroncino, giallastro, bianco sporco...solo i tetti rossastri danno una spruzzata di vitalità, oggi più simile alla ruggine del ferro che al cioccolato caldo che sembrano d'estate, quando il sole vi batte sopra.
La strada che costeggia la parte bassa della mia visuale sul mondo del mio quartiere è bucherellata qua e là, quasi a voler ricordare i crateri della luna, e la zanzariera, che mi fa da filtro su ogni cosa, assieme al riflesso del vetro della finestra rende tutto il paesaggio come una visione da un cannocchiale d'ottone.