Un tocco di verde clorofilla
by Deboroh
oltre 13 anni fa
Procurati una piccola pianta in vaso, lasciala segretamente in un negozio, in un bar o comunque in un luogo pubblico che secondo te ne ha bisogno.
“Un fiore per il Pirata”
Se percorrete l'autostrada A14 all'altezza di Imola, una volta arrivati al grattacielo del Mercatone Uno non potrete non notare una strana installazione situata sul prato lì sotto.
Si tratta di un'enorme biglia, di quelle con cui si giocava sulla spiaggia, facendo la pista trascinando un proprio amico e creando un solco col suo sedere, prima di dare il via a un torneo senza esclusione di colpi.
All'interno della biglia gigante c'è un'immagine di Marco Pantani, il ciclista scomparso 7 anni fa: si tratta infatti di un monumento inusuale che vuole celebrare un personaggio sportivo che di certo ha lasciato il segno nel mondo del ciclismo. A mio parere è un omaggio molto bello: oggi ormai vanno di moda le biglie di vetro, ma fino a qualche anno fa andavano per la maggiore le biglie di plastica, raffiguranti i ciclisti più famosi.
Era un periodo in cui i ciclisti erano visti come degli eroi, amati dal pubblico e seguiti anche dai più piccoli, prima che il ciclismo (come molti altri sport) venisse privato del suo spirito più sano e gettato in una spirale di soldi, scommesse e sostanze stupefacenti.
E Marco Pantani è rimasto vittima proprio di questo sistema.
Ha vinto il Giro d'Italia e il Tour de France ed è considerato uno dei più grandi scalatori di sempre; la sua carriera però è stata bruscamente interrotta dopo un'accusa di doping che lo ha fatto uscire dai circuiti da qualche anno.
In realtà non sarà mai trovato veramente positivo, ma le accuse ormai lo avevano bollato agli occhi dell'opinione pubblica e dei media; nel frattempo il settore del ciclismo comincia ad installare severi metodi di controllo, analisi del sangue, "spionaggio" nella vita privata degli atleti per controllare che non facciano uso di sostanze stupefacenti.
A detta di Pantani e di molti colleghi la cosa inizia a diventare insostenibile; il Pirata però non riesce più a reggere ed entra in depressione, cominciando a fare uso di alcool. Entra in clinica per disntossicarsi, ma proprio qui muore per un'overdose di cocaina.
Le autopsie fatte in seguito alla sua morte hanno escluso l'utilizzo di sostanze stupefacenti durante la sua carriera.
Anche se la biglia gigante è vicino a Imola, la tomba di Marco Pantani (meta ogni giorno del pellegrinaggio di decine di fan) si trova al cimitero di Cesenatico, vicino a dove il Pirata è nato e vissuto.
Io non sono e non sono mai stato un fan del ciclismo, ma la sua storia mi sembra esemplare nel raccontare come l'ambiente circostante possa creare una pressione tale, opprimendo una persona solamente con delle verità supposte.
Mi è sembrato doveroso portare un omaggio a uno sportivo che era bravo in quello che faceva, aveva entusiasmo, era amato dal suo pubblico, ma purtroppo è stato ostacolato da uno dei tanti sistemi che col tempo si sono macchiati di fango.
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Location
Viale Giuseppe Mazzini, 172-180, 47042 Cesenatico FC, Italia
lat 44.2149060953537 long 12.3790742585999
oltre 13 anni fa
oltre 13 anni fa
Poi vabbè, credo che il gesto oltre che omaggio sia servito anche per raccontare una storia, le vivo così le missioni di CCU :)
oltre 13 anni fa