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"Anzi no, sai che ti dico? Che ti odio."
"Ah, quindi ora mi odi? Buono a sapersi..."
"Non scherzare. Sai cosa odio di te? odio quando non la pensi come me e non passa giorno che non mi schiaffeggi con la tua arroganza. Odio quando non ti sbatti come faccio io per ottenere quello che desideri."
"Ebbene, io odio te, che prendi sotto gamba tutto e alla fine chissà come ne esci sempre pulita e perfetta. Ti odio, falsa perbenista, odio quando sei convinta di essere nel giusto, quando cammini a testa alta con il colletto bianco e inamidato ma sai di essere marcia sotto la camicia di seta."
"E io odio te, odio te che fai la falsa modesta, odio tutti i tuoi atteggiamenti da primadonna, le tue moine, la tua ricerca di attenzione a tutti i costi, il voler primeggiare quando poi non sai gestire l'egocentricità del momento. Odio la tua maniacale ipocondria, la tua costante lamentela sulla tua vita insipida e piena di agi. Odio quando dimostri di essere più stupida di quello che sei, quando ragioni col senso dell'opposto."
"E sai proprio cosa non sopporto? Quando mi consigli o mi dici "io farei.." ma mi costringi ad una scelta non mia. Odio te con la quale devo passare il mio tempo libero controvoglia.
Odio quando ti ostini a cercare della fantasia e dell'arte in un punto nero su bianco e poi non riconosci il mio talento!"
"Ti odio, perchè mi hai fatto passare un' adolescenza infernale, tra gastriti, incubi, depressione...."
"Ma in fin dei conti... Io anche ti amo."
"Anche io. Poche cose. Poche persone. Poche volte. Ma amo."

Lascio lo specchio e torno al pc.