Che missione può avere un aereo di carta proveniente da chissà dove ed atterrato nel cortile di un palazzo o su una strada del quartiere Città Studi di Milano? Be', al cuore inguaribilmente romantico del sottoscritto non si pongono troppi dubbi: una citazione, o una frase che associata a questo ritrovamento inaspettato, possa riuscire almeno per qualche secondo a far pensare, a chi si ritrova in mano uno di questi aerei, a qualcosa di più elevato dei propri soliti pensieri di ogni giorno.
Data la provenienza dall'alto proprio in senso letterale, la successiva scelta del tema portante è quasi immediata, "il cielo".

Vista la posizione di lancio, il quarto piano di un tipico palazzo milanese (cioè dotato di soffitti esageratamente alti, quindi più in alto di quanto potrebbe immaginare qualcuno!), la scelta del modello ricade su un aereo agile e veloce, in grado di offrire alla telecamera un paio di volteggi e giravolte in più, a scapito della portata delle ali e quindi della durata del volo.

Realizzo il prototipo e successivamente una sua versione più grande, denominando il modello "Spearhead", Punta di Lancia, con gran dimostrazione di originalità da parte mia, completando entrambi gli aerei di logo e nome di CCU, nome e numero del modello e di una citazione dedicata al cielo notturno (rispettivamente Dante e Leopardi)...
I primi due lanci avvengono immediatamente, in notturna, ma purtroppo la scarsa luce, e lo scarso cellulare, fanno sì che nonostante i lampioni presenti sulla strada non si riesca assolutamente a capire un...... niente!

Ecco il perché del terzo modello, ribattezzato "Aiglos", chiaro riferimento al nome della lancia di Gil-Galad, un personaggio della Terra di Mezzo di Tolkien (dovevo pur dare sfogo a qualcuna delle mie manie!).
Stavolta, già stanco di citazioni, mi limito ad un monito personale per chi troverà l'aereo: "Ricordati di guardare il cielo!" e decido di lanciarlo stavolta dal lato opposto del palazzo, che da su diversi cortili interni, box e terrazzi. Stavolta il mio modello fa il bravo e sotto a un sole splendente si fa un po' bello per la telecamera. Un volteggio, poi un altro, accelera, rallenta, accelera di nuovo... e poi atterra.

Chissà se qualcuno l'ha già trovato o è ancora lì nascosto da qualche parte...

Ad ogni modo, missione compiuta, le mie p(i)rle di saggezza sono state recapitate!