Orizzonti di neon

by caia

quasi 13 anni fa

Istruzioni:
Installa una sedia dipinta a colori vivaci in un luogo pubblico con vista panoramica.

“eri piccola, piccola, piccola così (una sedia piccola per una piccola grande storia)”

si parte

sedia pronta per la trasformazione

tutta blu!

restano delle tracce...

lucidiamo un po'...

asciuga al sole...

in viaggio da Milano a Fiorenzuola di Focara

scendendo...

non vedo il mare!

scendiamo ancora un po'...

troppo esposta!

ci posizioniamo con l'invito a non portarci via!!!

ecco cosa si vede da dove sono...

Mi chiamo Maria, detta Maria d' fagiulèin.
Sono nata a Fiorenzuola di Focara, un paesino sopra Pesaro. Sono nata al mare ma non so nuotare. Il mare era la nostra fonte di guadagno, mio padre era pescatore.
Io non andavo al mare per fare il bagno come succede oggi, ma scendevo dalla discesa ("giò par la riva") che portava alla spiaggia per aiutare mio padre a tirare la barca in secco e per portare su il pesce. Allora la strada non era asfaltata e scendere era più difficile e faticoso. Aiutare a tirare su la barca non era semplice e io ero una bambina, quando racconto questa cosa mi viene sempre da piangere...
c'è invece un episodio divertente e cioè che quando portavo su il pesce se me ne cadeva uno dalla cesta non riuscivo a raccoglierlo, mi faceva impressione; allora lo circondavo con dei sassi e mio padre lo recuperava salendo...
*****************************************************************************************************
ho deciso di raccontare la storia di una strada, la strada che dal centro di Fiorenzuola scende al mare. ho scelto questa strada perché è un posto significativo per me, un posto dove quando torno sento forte una parte delle mie radici. ho deciso di raccontarlo attraverso le parole di mia madre, stralci di episodi e vissuti che le ho sentito raccontare tante volte negli anni. ce ne sarebbero molti altri ma ho scelto poche righe che fossero per me significative.
oggi quella strada conduce al mare e da dove ho posizionato la sedia si vede la spiaggia. questa zona è stata dichiarata area protetta e fa parte del Parco naturale del monte San Bartolo, è un posto davvero bello. anche se sicuramente il mio non è un parere oggettivo :)
la sedia è una sedia piccolina che ho dipinto di blu per ricordare il mare che da oggi guarderà, le ho attaccato dei foglietti con stralci di frasi del racconto che ho riportato qui.
dopo averla messa son passata altri due giorni e c'era ancora, ho visto delle persone guardarla incuriosite, chissà se resisterà...

PS la discesa si vedrà molto bene a breve in un'altra missione :)

11 Commenti

  • caia [1324 commenti]
    quasi 13 anni fa

    @paoly: la faccina da visualizzare era quella di mia mamma, ma grazie! :)
    e grazie a tutti dei voti...
  • PAoLy [1555 commenti]
    quasi 13 anni fa

    sono parole che rallegrano il cuore. il tuo racconto è stato davvero dolce...mentre leggevo avevo proprio il fumetto sulla testa di te che circondavi il pesce perso coi sassi e la faccia "stropicciata". grazie di aver condiviso questo delizioso ricordo. :-D
  • Zero [930 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Leggendo la tua storia mi sono venuti i brividi su tutto il corpo.
    Grazie per averla condivisa con noi : )
  • Myeo [1944 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Il mio voto va soprattutto per il piccolo aneddoto che hai messo ^^
  • caia [1324 commenti]
    quasi 13 anni fa

    grazie Logan, hai ragione, la sedia è stata un pretesto per raccontarvi una storia e un posto...mi fa piacere che l'abbiate colto :)
  • Logan [2849 commenti]
    quasi 13 anni fa

    Ho faticato prima di capire il nesso tra la storia e la sedia: sembrava fosse stata scritta per rendere non banale la missione e stop.
    Poi ho capito che il tuo scopo è stato dare significato al posto e la sedia è stata il pretesto per farlo. In tal caso trovo sia stata una scelta molto intelligente, del resto ho sempre apprezzato le missioni "critiche".
  • caia [1324 commenti]
    quasi 13 anni fa

    grazie dei voti...in effetti la parte difficile è stata separarsi dalla sedia, non l'avrei detto...
    dopo che ti sei preso cura di qualcosa, ci hai lavorato e le hai dedicsto del tempo è dura lasciarla lì, senza sapere cosa le succederà, se qualcuno la romperà, la porterà via, oppure se resterà lì...(mi immagino Crocchio che l'aveva proprio fatta con le sue mani!!!).
    questo è stato un altro insegnamento di ccu, imparare a fidarsi e a a lasciare qualcosa di sé senza sapere come andrà, ma sperando in bene. :)
  • tizia [171 commenti]
    quasi 13 anni fa

    voto per l'idea, per la storia, per il panorama.
  • SilenzioAssenzio [1803 commenti]
    quasi 13 anni fa

    non avevo mai visto nessuna sedia raccontare così esplicitamente una storia... già solo questo vale un voto... in più mi piacciono i tuoi aneddoti ed è molto carina anche la sedia color oltremare!
  • Il Piccolo [2077 commenti]
    quasi 13 anni fa

    la storia è bellissima, la sedia è stupenda!! l'idea delle scritte è poi ancor piu bella!!! di confermi sempre mitica chiari!!!
  • ZannA [2458 commenti]
    quasi 13 anni fa

    mi piace molto la tua idea...e poi io adoro ascoltare le storie!