Antropologia urbana

by saracena

oltre 13 anni fa

Istruzioni:
Fotografa almeno tre negozi etnici che non siano banali e specifica il loro inquadramento merceologico.

“radici scomparse”

bottega ciociara

passerina e cesanese: ambrosia ciociara

zucca di orto ciociaro

'mbriachelle, ciammelle e ciammellette

amaretti di Guarcino

la bottega de "gliu giuncaro"

gli canistri

le sporte

l'ultimo calzolaio di Frosinone, al quartiere "Giardino"

borse di cuoio, cinture e guinzagli

il banchetto con chiodi , colla e lesina

le famose cioce

Premesso che l'etnografia descrive le manifestazioni culturali,sociali, familiari e morali di un popolo, ho pensato di dedicare un po' di spazio al popolo ciociaro, antico abitante della zona compresa tra i monti Simbruini ed Ernici e i monti Lepini, costituita dalla vallata del Fiume Sacco e dalla valle del Fiume Liri.
Terra di popoli laboriosi e valorosi, come gli Ernici, i Volsci, gli Eruli , la Ciociaria è (purtroppo o fortunatamente ?) poco inserita nel turismo domenicale, devastante e invadente, così da custodire ancora borghi medioevali intatti, cinte murarie pelasgiche, monasteri antichissimi, boschi secolari, fonti di acque termali.
La travolgente industrializzazione, il consumismo e il modernismo hanno intaccato anche le nostre tradizioni, travolgendo consuetudini, mestieri, usanze.
Trovare tre negozi "etnici"non banali, vale a dire dove si vendono prodotti locali,realizzati dal popolo ciociaro e non scopiazzature indusrtializzate, è stato davvero difficile, ma qualcosa ancora resiste e sono riuscita a trovare la bottega delle "ciammelle", la bottega de "gli canistri" e l'ultimo "scarparo" di Frosinone. Con grande disappunto non sono riuscita a trovare un ramaio: purtroppo nessuno fabbrica più "gli cuncone", la bella brocca di rame simbolo delle donne ciociare. Chissà, forse potremmo trovarne qualcuna in qualche bazar cinese...
Nella Bottega delle Ciammelle fanno bella mostra di sè innanzitutto il vino, la Passerina del Frusinate e il Cesanese del Piglio,prodotti con metodi ancora artigianali, poi le marmellate di visciole per fare le crostate, le ciambelle "mbriachelle" da inzuppare a fine pasto nel vino e i deliziosi amaretti di Guarcino, morbidi e pastosi, adagiati su una base di ostia.
Poi c'è ancora una signora gentilissima che, con il marito, fabbrica a mano ceste, canestri, gerle e qualche sedia di giunco... ma ora ci sono i contenitori di plastica che durano di più... e i clienti sono sempre di meno.
A Frosinone, nel quartiere Giardino, c'è l'ultimo calzolaio che ancora produce le cioce, antiche calzature dei pastori (quanno Romolo ancora aveva da fondà Roma...) che hanno dato il nome a tutta la zona. Quando lui smetterà di lavorare, la Ciociaria potrà anche cambiare nome.

2 Commenti

  • saracena [266 commenti]
    oltre 13 anni fa

    sì sì...vende anche i cappelli di paglia... sta al Giardino, vicino alla casa del Generale Championet!
  • Elisa [2 commenti]
    oltre 13 anni fa

    Mitica!!!
    Le ciocie erano anni che non le vedevo più. Ma il calzolaio c'è ancora?