Totem vettoriale
by oana
oltre 13 anni fa
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“Semplicemente stupenda!”
L'aquila, grazie alle sue caratteristiche di grosso rapace, dalla vista acutissima, dal volo maestoso, dalla capacità di volare ad altezze irraggiungibili e piombare con velocità impressionante sulle prede, ha destato in tutti i popoli antichi il mito della invincibilità, paragonato ora al sole, ora al messaggero degli dei od allo stesso Dio. Se il leone è ritenuto il re degli animali terrestri, l'aquila è la regina dei volatili. Dell'antica arte sumerica si trovano reperti archeologici che mostrano un animale con corpo d'aquila e testa di leone: emblema di sovranità sulla terra e sull'aria.[1] Simbolo celeste e solare, l'aquila indica pure acutezza mentale e d'ingegno, tanto che ancor oggi, parlando di un Tizio d'intelligenza mediocre, se non scarsa, si ricorre alla litote: «Tizio non è certo un'aquila». A "canonizzare" questa metafora ci pensa Dante Alighieri, allorché nella sua Divina Commedia parla di Omero, che ai tempi del sommo poeta era considerato una delle più grandi menti mai esistite:
« Quel signor dell'altissimo canto, / che sovra gli altri com'aquila vola »
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, IV, 95-96)
D'altra parte anche l'antico proverbio latino
Aquila non capit muscas (L'aquila non cattura mosche)
che sta ad indicare come i grandi non si curino delle piccole cose, attribuisce automaticamente all'aquila il simbolo di grandezza.